Guardare il cielo con molta attenzione
sa, caro ambasciatore francese, è per via dei missili palestinesi
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Data: 04/07/2004
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
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Sono quattro anni che la citta' israeliana di Sderot, nel deserto del Neghev, viene presa di mira dai missili Qassam dei palestinesi e nessuno se n'e' accorto, forse distratto e confuso da tutti gli attentati mortali che avvenivano in altre citta' israeliane.
Sderot, come Kiriat Shmona al nord, bombardata da decenni dagli hezbollah e prima ancora aggredita da bande palestinesi fino al 1982 quando Israele entro' in Libano, passera' alla storia come la citta' israeliana piu' a lungo attaccata da missili.
Quotidianamente per quattro anni.
Fino a pochi giorni fa i bombardamenti hanno procurato solo feriti, danni alle cose e persone ricoverate in stato di chock. Per il quartier generale del Mukata poca roba e poca soddisfazione.
Fino a pochi giorni fa quando gli uomini di Arafat, a forza di provare, hanno migliorato la mira e hanno colpito un asilo. Hanno ammazzato un bambino di quattro anni trovato cadavere, stretto tra le braccia della mamma gravemente ferita.
Proprio in questa tragica occasione, e per l'ennesima volta, tutti abbiamo potuto notare sgomenti la meschinita' della Francia, paese molto legato affettivamente ai terroristi arabi da cui non riesce proprio a staccarsi perche', si sa, l'amore e' un sentimento molto forte e spesso duraturo.
La Francia, mentre Sderot piange la sua piccola vittima la cui madre e' ancora in coma, manda il suo Ministro degli Esteri, signor Barnier, in visita di cortesia e di affettuosa amicizia da Arafat, il mandante di tutto il terrorismo che ha colpito Israele...e l'Europa dal 1968 in poi.
Abbiamo dovuto vedere, disgustati, un Barnier che, sorridendo compiaciuto e forse anche un po' commosso da tanto onore, stringeva la mano del dittatore e lo abbiamo dovuto ascoltare, sempre piu' schifati, mentre concionava fuori dal Mukata che "Israele deve smetterla di costruire insediamenti e di dedicarsi agli omicidi mirati". Faccia di bronzo Barnier non ha detto nemmeno una parola sul bambino appena ammazzato dalle bande del suo ospite in divisa militare, nemmeno una parola sulle mille vittime israeliane.
Come da copione. Non e' cambiato niente in quel di Francia: stesso amore, stesso rispetto da consigliori, stessa complicita' .
Il signor Barnier ha ricevuto in cambio da Arafat un bel vaffa accompagnato dal rifiuto di fare le tanto sbandierate ( dall'Europa) riforme e di far cessare il terrorismo, pardon...la resistenza palestinese.
Vengo spesso accusata di essere antieuropea, anzi di odiare l'Europa, niente di piu' falso. Come si fa a odiare un'Unione che striscia nella scia dei dittatori? Come si fa a odiare un'Unione Europea che non perde mai l'occasione di sbagliare !
Come si puo' odiare chi rifiuta la realta' ma sguazza nel "volemose tanto bene, amore mio...Osama, Arafat, Saddam" ?
Si possono odiare i palestinazi e loro complici ma non i governi europei cosi' debolucci e tremebondi.
A volte fanno persino tenerezza.
In questi giorni ricordiamo Entebbe e l'operazione Yonathan , chiamata cosi' in onore di Yoni Netaniahu , comandante dell'unita' speciale israeliana, colpito a morte durante i combattimenti contro le guardie di Amin Dada.
Il 27 giugno 1976 terroristi palestinesi (FPLP), con la complicità di terroristi tedeschi (Baader-Meinhof), dirottano verso Entebbe (Uganda) un aereo della compagnia francese Air France con 248 passeggeri a bordo, in volo da Tel Aviv a Parigi. Durante uno scalo a Bengasi (Libia) i passeggeri vengono divisi tra ebrei e non ebrei e i non ebrei vengono fatti scendere e liberati. A bordo rimangono dunque un centinaio di passeggeri, tutti ebrei ma non tutti israeliani, oltre ai membri dell' equipaggio francese.
Prego chi legge di fare attenzione a questo importante particolare: i passeggeri ebrei vengono divisi dai "gentili" e trattenuti per essere ammazzati , indipendentemente dal loro paese di provenienza. E' bastato essere ebrei, non israeliani. Ricorda qualcosa?
Che sia un caso che neonazipalestinesi si siano uniti nell'operazione a neonazitedeschi?
Un' unita' speciale arriva direttamente da Israele, comandata appunto da Yonatan Netaniahu, eroe di Israele. Conoscono bene l'aeroporto di Entebbe perche' lo aveva costruito proprio Israele quando Amin Dada era ancora un cannibale non interessatto alla carne ebraica.
Le guardie di Amin vengono colte di sorpresa, liberati tutti gli ostaggi tranne tre che cadono nel tiro incrociato, e uccisi tutti i terroristi.
Ucciso anche Yonatan, aveva 30 anni .
Grandissima operazione destinata pero' a suscitare lo sdegno di tutto il mondo. Si, avete letto bene, sdegno per la "violazione " israeliana . L'Unita' parla di "cinico atto di aggressione" , l'Avvenire accusa Israele "di non voler venire a patti".
La Francia si mette a capo della poltica europea sempre piu' antiisraeliana e filoaraba.
Nel 1979 la nostra cara Francia mette a disposizione di Saddam Hussein un piccolo cadeau di 80 chili di uranio arricchito per completare il famoso reattore nucleare iracheno.
Saddam Hussein minaccia apertamente Israele senza che le coscienze europee ne siano minimamente disturbate.
Il 7 giugno 1981 aerei israeliani, uno dei quali era pilotato da Ilan Ramon (morto nello spazio il 16 dicembre del 2003 ), bombardano il reattore in fase di ultimazione, con un'operazione perfetta della durata di un minuto e venti secondi.
1.100 chilometri di viaggio, all'alba di una domenica mattina, giorno di festa per gli scienziati francesi della Centrale quindi la certezza di non fare vittime, poco piu' di un minuto di operazione e Israele salva il mondo.
Solo che quello stesso mondo, accecato dai soldi e dall'odio e dalla paura della reazione del dittatore, non apprezza per niente e insorge contro Israele.
Tutti i media europei e asiatici si lanciano in accuse diffamanti e tremende, la Francia si strappa i capelli per l'umiliazione sofferta dal suo cocco di mamma. Solo il New York Times scrive, come riporta Fausto Coen nel libro "Israele 40 anni di storia":
" Israele ha fatto due enormi favori al mondo. Ha impedito ad un dittatore sanguinario di fare uso del terrore atomico e ha consentito al resto del mondo di tuffarsi in un'orgia di ipocrisia".
Si possono odiare gli ipocriti? Certo che no ..si disprezzano e fanno pena.
Come fa pena il bravo signor Barnier che , pur se chiaramente imbarazzato dal vaffa del suo amico Arafat, continua imperterrito e senza vergogna la tradizione del suo Paese di dimostrare grande amore e rispetto ai terroristi arabi, soprattutto a quelli che piu' odiano Israele.

Pare che 30.000 ebrei siano pronti a lasciare la Douce France!