Criticare Sharon sempre e comunque
è la politica editoriale del settimanale cattolico
Testata: Famiglia Cristiana
Data: 28/06/2004
Pagina: 15
Autore: Guglielmo Sasinini
Titolo: Sharon e Peres dialogo difficile.
Si può fare propaganda antisraeliana attraverso articoli faziosi oppure facendo un uso tendenzioso delle immagini: Famiglia Cristiana non si lascia scappare l’opportunità di sfruttare entrambe le occasioni.

Sul numero del 27 giugno è pubblicato un articolo in cui emerge dapprima la figura di un politico corrotto sebbene

il procuratore capo Mazuz ha archiviato la minaccia di incriminazione per corruzione che incombeva su di lui


poi quella di un primo ministro incapace di tenere unito il suo partito e "calcolatore" nelle scelte politiche:


Il piano di evacuazione di tutte le colonie dalla Striscia di Gaza ha provocato lacerazioni all’interno del partito del premier, il Likud, e nel Governo, al punto che ormai Sharon può contare sull’appoggio di 59 deputati su 120. Per superare l’impasse, il primo ministro israeliano gioca ora la carta dei laburisti, premendo perché Shimon Peres convinca i suoi 21 deputati a sostenere l’attuale coalizione.
E a completamento ecco pubblicata una fotografia che non c’entra in alcun modo con i contenuti dell’articolo:

Recita la didascalia:

"Il muro di separazione in costruzione ad A-ram tra Gerusalemme e Ramallah".

E l’ennesima fotografia del "muro" - mai una volta che venga chiamata barriera difensiva – campeggia al centro della pagina lasciando i lettori meno sprovveduti con una curiosità:

"E’ mai possibile che la redazione del settimanale cattolico non avesse altre immagini per illustrare un articolo nel quale il "muro"nemmeno viene menzionato ?

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