E'morto un santo: così lo vede il giornale di Furio Colombo
in una celebrazione che la dice lunga sul quotidiano dei DS
Testata:
Data: 23/03/2004
Pagina: 1
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Sharon elimina Yassin
A Pagina 1 di L’Unità, Umberto De Giovannangeli firma un articolo dal titolo «Sharon elimina Yassin, capo di Hamas. Cento kamikaze promettono vendetta»; a pagina 2 di L’Unità firma un articolo dal titolo «Hamas e Al Qaeda promettono terrore»; a pagina 3 e 4 infine firma due interviste, una a Yossi Beilin (titolo «Un terribile errore che pagheremo noi israeliani») l’altra a Saeb Erekat (titolo «Una dichiarazione di Guerra al popolo palestinese»)

Nelle pagine de L’Unità trova (notevole) spazio un unanime peana di lutto per "l’omicidio" dello "sceicco sulla sedia a rotelle". Tuttavia andiamo con ordine e seguiamo innanzitutto la ricostruzione dei fatti, secondo Umberto De Giovannangeli.


Tutto avviene in una manciata di secondi. Quei secondi che rischiano di far sprofondare il Medio Oriente in una spirale inarrestabile di violenza e morte.


Il Medio Oriente è da anni che versa in una spirale di violenza e morte, nessuno si è premurato di avvertire di ciò il nostro Udg?



Le cinque sono passate da pochi minuti a Gaza. Paraplegico all’età di 12 anni, il capo di Hamas si muove in sedia a rotelle.
Abbiamo fatto un calcolo: gli articolo dedicati all’eliminazione di Yassin sono una decina, le parole "tetraplegico" e "sedia a rotelle" ricorrono ossessivamente, anche 5 volte per articolo, in media. Una panoramica sulle cifre di civili israeliani morti ammazzati nei massacri orditi da Yassin ricorre esattamente zero volte, fatto salvo per un rapido bilancio che si trova del resto nelle dichiarazioni fatte da Mofaz (non è certo farina del sacco di Udg): dal settembre 2000, Yassin ha condotto 425 attentati, causando l’uccisione di 377 israeliani e ferendone 2076, senza contare tutte le sue altre attività in appoggio politico e materiale al terrorismo.


Con lui ci sono sempre le due guardie del corpo. Niente fa temere il peggio. Ma il "peggio" arriva dal cielo. Rapido, silenzioso, micidiale. Come lo sono i tre elicotteri israeliani Apache, che sembrano sbucare dal nulla.


Tutto si può dire tranne che tre Apache in avvicinamento siano "silenziosi" ma capiamo l’intento letterario-sensazionalistico di Udg.


Tra i colpiti ci sono anche due figli dello sceicco.


In realtà i figli di Yassin rimasti uccisi nell’operazione sono esattamente ed incontrovertibilmente.... uno... ma bando all’avarizia, abbondiamo!




Stando alle foto particolarmente crude scattate dopo l’uccisione, nell’urto la testa dello sceicco si è spaccata. La sua salma è stata riconosciuta da due dirigenti di Hamas.


Se per caso ci fossero stati problemi di riconoscimento, si sarebbe potuto chiedere l’aiuto dei medici israeliani, da anni tragicamente specializzati nel riconoscimento delle salme a partire da frammenti di DNA. Specializzazione raggiunta grazie a terroristi spietati e sanguinari come Yassin, il povero sceicco tetraplegico.


Mentre in Israele lo stato di allerta, in tarda sera carri armati di Tsahal penetrano nel nord della striscia di Gaza, mentre altri blindati provenienti dall’insediamento di Netzarim si dirigino verso la costa. Per la gente di Gaza è l’avvisaglia di una notte di fuoco.


Per gli israeliani la notte di fuoco è sempre e ovunque ed a differenza di altri non chiede l’eliminazione (o l’abluzione nel mare, secondo "l’Umanesimo" del venerando vegliardo dalla sedia a rotelle Yassin) ma solo il diritto a respirare, ad esistere.

Dopo aver illustrato lo svolgimento dei fatti, Udg si cimenta nel descrivere le reazioni in ambito palestinese.

Quello che per Israele era "L’Osama Bin Laden" palestinese, per la gente dei Territori era il leader più popolare, il più rispettato.

Quello di Ahmed Yassin è un funerale di popolo: il funerale di un leader politico e religioso prima ancora che di un capo terrorista.




Senza scomodare Bin Laden, Yassin era una sorta di Hitler (più sedia a rotelle, eh): uno spietato criminale disposto a sacrificare fiumi di sangue del proprio popolo per avverare un sogno malato e perverso, un visionario schiavo delle proprie brame di potere, un invasato, un feroce annientatore di esseri umani. Se questi sono i leader rispettati nei Territori, non stupiamoci che la pace non arrivi.
A parlare è anche il numero due di Hamas, Abdelaziz Rantisi: "Non sarà una vendetta-avverte- ma una guerra aperta".


Una guerra che non conosce differenze tra soldati in divisa, uomini in armi, e civili inermi. Una guerra senza nè regole nè limiti.
Ciò che non ha limiti è la falsità di quello che scrive Umberto De Giovannangeli, ansioso di equiparare a tutti i costi una democrazia moderna (seppur di ebrei, eh...) con un popolo che vive ancora nel MedioEvo.

Israele conosce bene la differenza tra soldati in divisa e no: infatti ad essere armati sono solo ed esclusivamente i soldati e gli obiettivi delle loro operazioni sono solo ed esclusivamente spietati terroristi, mai civili.

I terroristi palestinesi non portano nessun segno distintivo invece, se non la mente accecata d’odio; costoro non fanno "eliminazioni mirate" poiché le loro sono "eliminazioni totali", ogni israeliano merita di morire: ogni israeliano deve morire, costi quel che costi. Questa è la guerra senza regole nè limiti.



Tra i tanti articoli sull’accaduto, presenti oggi ne L’Unità, che per problemi di spazio non andiamo a commentare, è impossibile non citare velocemente l’articolo scritto da Giancesare Flesca il cui titolo è:

"Lo sceicco del terrore che sognava di diventare martire"


E accanto al titolo una foto che ritrae un sereno Yassin che Dante Alighieri avrebbe certamente descritto come "un veglio canuto et bianco, venerando per antico pelo".



Yassin, in odore di santità:


Un banali incidente durante una partita a pallone fra ragazzini, che ne fece un tetraplegico. Qualcuno dei suoi seguaci sostiene però che il destino non colpì alla cieca ma volle imprimergli a quel modo le stimmate della sofferenza palestinese della quale fu uno dei massimi simboli.


E le stimmate dei 2076 israeliani feriti da Yassin, a nessuno interessano?


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