Parte l'operazione Vanunu
La benedice il quotidiano dell'ing. de Benedetti
Testata: La Repubblica
Data: 20/03/2004
Pagina: 65
Autore: Barbara Frandino
Titolo: La spia Vanunu-Il Venerdì di Repubblica
Se domani leggessimo che la Svizzera si è dotata di armi atomiche, siamo sicuri che l'effetto sull'opinione pubblica sarebbe uguale a zero. Uno stato democratico non usa le armi per aggredire, semmai per difendersi. In Svizzera sarebbero quindi in buone mani. La coscienza dei pacifisti mondiali non darebbe segni di inquietudine più di tanto.
Oltre al fatto che la Svizzera confina con stati che non hanno mai mostrato voglie di conquista nei suoi confronti. Meno che mai di distruzione.
Ma se c'è uno stato, altrettanto democratico, che ha però la disgrazia di trovarsi circondato da sanguinarie dittature, da stati canaglia che praticano la politica del terrorismo invece che quella della democrazia,che il terrorismo ce l'ha addirittura in casa e dal quale deve difendersi pena la sua stessa distruzione. Ebbene, quello stato il diritto di difendersi non deve averlo.
Parliamo, ovviamente di Israele, e del caso Vanunu.
Il quale Mordechai Vanunu, dopo 18 anni di carcere per spionaggio, sta per uscire fra pochi giorni dopo aver scontato la pena. Sappiamo già di gruppi che si stanno mobilitando per festeggiare l'eroe, che è stato proposto al premio Nobel per la pace, che una coppia di cittadini americani l'aveva già adottato per facilitarne la scarcerazione, insomma tutta quella canea di "sinceri democratici" che, quando c'è di mezzo l'attacco a Israele, non perde occasione.
E' quello che fa Barbara Frandino sul Venerdì di Repubblica di ieri, in un ritratto di Vanunu scritto con la penna intinta nel miele dell'affetto e della commiserazione. Vanunu non è un traditore del suo paese, dal momento che ha cercato di rivelarne i segreti atomici, una deterrenza che può valere la vita allo stato ebraico. No, Vanunu è un povero cittadino amante della pace e che pur di dimostrarlo non ha esitato 18 anni fa a "vendere" al Sunday Times per una ragguardevole somma quelli che secondo lui erano i "segreti dell'atomica israeliana".
Qual'è l'operazione che fa l'illustrato di Repubblica ? Costruisce la storia del personaggio Vanunu, la sua cattura ed il suo divenire emblema della lotta contro le "armi di distruzione di massa" di Israele che, a differenza di quelle irachene, sono più che indiduabili geograficamente, anche se lo stato ebraico non lo ha mai ammesso ufficialmente l'esistenza. Ma, come dicevamo all'inizio, Israele è uno stato democratico e in quanto tale non usa le proprie armi, nè ordinarie nè nucleari, a fini di attacco ma solo per difesa. Esattamente l'opposto di quello che che faceva Saddam Hussein. Ma questa differenza, così basilare, è una sottigliezza per il quotidiano dell'ing. de Benedetti, sempre in prima fila quando si deve mettere sotto accusa Israele. Vanunu è come il cacio sui maccheroni. Spia, traditore, impegnato fin da quando uscirà dal carcere a fare propaganda contro il suo stesso paese. Non poteva esserci personaggio migliore. Prepariamoci ad una indigestione di Vanunu, condito in tutte le salse. Pacifista,patriota,no global,candidato al Nobel,nemico numero uno del guerrafondaio stato d'Israele. La Repubblica ha dato ufficialmente il via all'operazione. Dopo arriveranno tutti gli altri. Israele ha un nuovo nemico. Alleluia.

(a cura della redazione)

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