Lettera: 360 ambasciatori italiani e 600 comandanti israeliani
Gent.ma Deborah
Ultimamente 360 ex ambasciatori italiani hanno chiesto al governo italiano di riconoscere lo stato di Palestina.
Contemporaneamente 600 ex comandanti dell'esercito israeliano ,Yair Golan leader del PD israeliani,in testa ,hanno inoltrato una petizione al presidente Trump per costringere il governo israeliano a fermare il "massacro" a Gaza e di accettare la formula 2 popoli due stati .Tutto questo dopo il 7 ottobre !
Normalmente la mentalità dei diplomatici e dei militari sono diametralmente opposti ,ma in questo caso combaciano .
La differenza sta nel fatto che i diplomatici italiani si riferiscono ad uno stato estero ,mentre gli ex ufficiali israeliani remano contro il proprio paese in tempo di guerra .
Dalle mie parti lo chiamano tradimento.
La spiegazione di questa perversità può essere l'ideologia della sinistra internazionale.
cordiali saluti
Ilan Bension
Caro Ilan,
Speriamo che Giorgia Meloni non si lasci condizionare da chi non ha la minima idea di cosa siano i palestinesi e cosa vorrebbe dire creare uno stato palestinese terrorista accanto alla democrazia israeliana. Sarebbe un bagno di sangue. La storia insegna che, nel momento in cui l’URSS ha inventato un popolo palestinese dal nulla, questi hanno solamente creato guai. Sono andati in Giordania e hanno fatto un colpo di stato. Risultato: Settembre Nero e sbattuti fuori dal Paese. Sono andati in Libano e anche là colpo di stato e distruzione del Paese che era considerato la Svizzera del Medio Oriente, guerra civile, massacro di interi villaggi cristiani. Cacciati insieme a Arafat.
In Egitto hanno ammazzato il presidente Sadat perché aveva firmato la pace con Israele. In Kuwait si sono alleati con Saddam Hussein per distruggere anche quel Paese e annetterlo all’Iraq. Cacciati anche dal Kuwait. Penso che basti per considerare i palestinesi fonte di guai seri, ma questo la sinistra mondiale non lo ammetterà mai. Per quanto riguarda gli ex soldati israeliani vale lo stesso discorso. Sono di sinistra e con questo ho detto tutto. Yair Golan è del partito I Democratici che sarebbe la fusione del partito laburista e del Meretz, estrema sinistra, il peggio del peggio. Oggi il generale Zamir ha detto che la libera discussione è parte importante nell’esercito. Una cosa è certa, In Israele chiunque può esprimere le proprie idee, però alla fine vince sempre la ragion di stato e, se Israele esiste ancora, nonostante abbia subito 80 anni di guerre e di terrorismo, prima dei massacri del 7 Ottobre, è grazie a questo importante particolare che, in definitiva, nonostante i brontolamenti e le proteste, si chiama amor di patria!
Un cordiale shalom
Deborah Fait
takinut3@gmail.com