Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - la traduzione degli articoli del Times of Israel e Jerusalem Post, dal titolo "Herzog: aiuti e pause umanitarie sono una necessità morale, operativa, politica e comunicativa nella battaglia contro chi vuole distruggerci. La responsabilità della situazione ricade su Hamas che ha scatenato la guerra, rifiuta il cessate il fuoco e si rifiuta di liberare gli ostaggi".
“In coordinamento con i partner internazionali – ha scritto su X il presidente israeliano Isaac Herzog – Israele sta facendo tutto il possibile per migliorare il flusso di rifornimenti vitali attraverso corridoi designati, lanci aerei e zone umanitarie ampliate”.
E prosegue: “Esorto le agenzie delle Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali che collaborano con il COGAT (Coordinatore delle attività governative israeliane nei territori) a fare la loro parte per garantire che gli aiuti raggiungano senza indugio chi ne ha bisogno, come Israele chiede da tempo. E’ inaccettabile che gli aiuti consegnati a Gaza non vengano distribuiti o siano dirottati da Hamas, mentre accusano falsamente Israele di bloccarli. Il mondo deve opporsi fermamente al terrorismo e impegnarsi senza sosta per riportare immediatamente a casa tutti i nostri ostaggi”.
Il presidente d’Israele afferma di sostenere con convinzione “la serie di misure umanitarie annunciate dalla leadership politica e dalle Forze di Difesa israeliane, comprese le pause umanitarie: si tratta di una necessità morale, operativa, politica e comunicativa”.
Secondo Herzog, la decisione di consentire pause umanitarie “non è una concessione: è parte essenziale dello sforzo bellico, anche sulla scena internazionale, per il ritorno dei nostri fratelli in ostaggio e il ripristino della sicurezza dei cittadini israeliani. È così che ci distinguiamo da coloro che perseguono la nostra distruzione”.
“Sia chiaro – conclude il presidente d’Israele – La responsabilità della situazione degli abitanti della striscia di Gaza ricade sull’organizzazione terroristica Hamas, che ha scatenato un feroce massacro, rifiuta le proposte di cessate il fuoco e si rifiuta di liberare gli ostaggi dall’inferno della prigionia”.
(Da: Times of Israel, Jerusalem Post, 27.7.25)
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