Attacco ad una chiesa a Gaza: e se verificassimo i fatti? 19/07/2025
Commento di Michelle Mazel
Autore: Michelle Mazel

Attacco ad una chiesa a Gaza: e se verificassimo i fatti?
Commento di Michelle Mazel 
(Traduzione di Yehudit Weisz)
https://www.dreuz.info/2025/07/atteinte-a-une-eglise-de-gaza-et-si-on-verifiait-les-faits-317412.html

La chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, tanto polverone mediatico, nessuna seria verifica dei fatti.

Sono trascorsi giorni, settimane e mesi da quando orde di terroristi drogati e fanatici hanno seminato la morte nei pacifici villaggi del sud di Israele e se ne sono andati, trascinando con sé uomini, donne e bambini (e persino i resti di molte delle loro vittime) come ostaggi e scudi umani.

Purtroppo, il ricordo delle atrocità commesse il 7 ottobre e mai condannate fino ad oggi dalle Nazioni Unite, sta svanendo e una parte sempre più numerosa dell'opinione pubblica pretende un cessate il fuoco per porre fine “alle sofferenze dei palestinesi”, senza rendersi conto che Israele non chiederebbe di meglio, ma si scontra con le richieste di Hamas. Sì, perché questa entità terroristica che ha dato inizio al conflitto intende trarne il massimo vantaggio. Essa sta contrattando sugli sventurati ostaggi ancora vivi – si dice che siano venti – e sulle spoglie di trenta delle loro vittime, esige il rilascio di centinaia di detenuti condannati per gravi accuse di terrorismo e, nel frattempo, continua ad attaccare le forze israeliane e persino a lanciare dei missili contro i kibbutz di confine già colpiti il 7 ottobre.

Israele sta pagando un prezzo altissimo in questa guerra. L'elenco dei soldati feriti, con vari gradi di gravità, e di quelli uccisi in azione si allunga. Questo ovviamente non interessa a nessuno al di fuori di Israele. Invece, l’obice che ha colpito il tetto della Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza il 17 luglio e che ha causato tre morti e diversi feriti, ha scatenato una vera e propria levata di scudi  contro lo Stato ebraico. Macron “condanna fermamente” il mortale attacco israeliano contro una chiesa. Il Ministro degli Esteri francese, Barrot dice: “La Francia condanna l'”inammissibile” bombardamento della chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza, “posta sotto la protezione storica della Francia.”  “Israele esprime profondo rammarico per il fatto che un colpo vagante abbia colpito la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Ogni vita innocente perduta è una tragedia. Noi condividiamo il dolore delle famiglie e dei fedeli”, ha dichiarato il Primo Ministro israeliano. Tutto inutile. E allora, per capire meglio cosa è successo, cerchiamo informazioni sulla rivista ‘Terre Sainte’.

“Secondo la Caritas di Jerusalem, il proiettile di artiglieria è esploso vicino alla croce sul tetto della chiesa. Le schegge si sono sparse per tutto il cortile dove si trovavano dei rifugiati, nonostante il divieto di uscire imposto il giorno prima...” Proprio così. L'esercito israeliano li aveva anche avvertiti. “Era da una settimana”, continua la rivista, “che Padre Romanelli chiedeva insistentemente alle famiglie rifugiate negli edifici parrocchiali di non uscire, a causa degli intensi combattimenti e del fuoco d'artiglieria nella zona circostante. Se Padre Gabriele non ci avesse avvertito di rimanere all’interno, oggi avremmo potuto perdere dalle 50 alle 60 persone.”

Insomma, non si è verificato alcun “attacco” o “bombardamento” deliberato contro una chiesa. Le vittime non si trovavano all'interno dell'edificio, ma all'esterno, nonostante i tempestivi ordini di confinamento emanati dall'esercito israeliano.

 
Michelle Mazel