L’abbaglio del Corriere sui filmati fantasma
Commento di Iuri Maria Prado
Testata: Il Riformista
Data: 16/07/2025
Pagina: 3
Autore: Iuri Maria Prado
Titolo: «L’Idf spara sui civili, ci sono le immagini» L’abbaglio del Corriere sui fi lmati fantasma

Riprendiamo dal RIFORMISTA di oggi, 16/07/2025, a pagina 3, il commento di Iuri Maria Prado dal titolo "«L’Idf spara sui civili, ci sono le immagini» L’abbaglio del Corriere sui filmati fantasma".


Iuri Maria Prado

Ci sarebbero "video e grafici" che mostrano i soldati dell'IDF che sparano ai civili di Gaza in coda per il cibo. Così dice il corrispondente del Corrierone, Lorenzo Cremonesi. Peccato che quei "video" non li abbia visti nessuno.

“La Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia abbozzava”, scriveva Gadda in Eros e Priapo: “Ingollava e defecava la legge”. Ora noi non diremo che il Corriere della Sera è la gazzetta ufficiale di Hamas (se non per altro, perché Hamas, nonostante l’impegno che essa ha profuso per la causa, non ha ancora accreditato formalmente la testata milanese). E tuttavia il Corrierone ingolla senza sosta la buona roba informativa prodotta nei tunnel di Gaza: e diciamo, per dir poco, che non è impensierito a ridarla fuori senza troppo sforzo. Il frontman dell’orchestrona corrieresca è indiscutibilmente Lorenzo Cremonesi, quello dei ritagli alle interviste che non cadono troppo in taglio perché alludono in modo inaccettabile alle responsabilità di Hamas.

Lo stesso Cremonesi che, ieri, ti ha infilato che l’orbe terracqueo è pieno di prove dei crimini di Israele nella faccenda degli aiuti umanitari per Gaza. “Filmati e grafici - spiega l’illustre inviato - evidenziano i calvari di sofferenza per i civili affamati presi a mitragliate dai soldati israeliani e dai contractor americani”. Ora, non si dice che i civili affamati non soffrono, ma i filmati degli israeliani e dei contractor yankee che li prendono a mitragliate devono essere riservatissimi: perché non li ha mai visti nessuno.

È probabile che questo dipenda dalle virtù di ritenutezza di Hamas, che notoriamente tiene basse le notizie sulla ferocia sionista e mai e poi mai fa circolare le immagini dei civili colpiti. Una sensibilità condivisa, evidentemente, da chi - pur disponendo dei video dell’esercito genocida che spara deliberatamente sulla gente in fi la per il pane - preferisce risparmiare al pubblico certe orribili scene. E siccome è questo il nobile motivo di una simile pratica informativo-giornalistica, cioè non indugiare gratuitamente su sanguinosi dettagli raccapriccianti e non mostrare, dunque, le scene delle smitragliate, ecco spiegato come mai si ritiene di non insistere troppo sulle immagini che invece hanno visto tutti. Vale a dire quelle dei terroristi che sparano sui civili da quando è venuta meno la joint venture Onu/ Hamas che presidiava il sistema degli aiuti.

Anche perché è del tutto verosimile che, diversamente rispetto alle capacità offensive dei proiettili sionisti, le fucilate dei terroristi palestinesi non causino a chi le riceve “i calvari di sofferenza” di cui narra Lorenzo Cremonesi. E poi, comunque, se pure fosse, sarebbe il drammatico ma inevitabile costo della resistenza.

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