Il quotidiano israeliano Haaretz, solo falsi contro Israele
Commento di Tuvia Book
Testata: israele.net
Data: 03/07/2025
Pagina: 1
Autore: Tuvia Book
Titolo: Le ghiotte bufale di Haaretz su cui si gettano a pesce i giornalisti internazionali (dimenticando sempre le smentite)

Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - la traduzione del commento di Tuvia Book, dal titolo: "Le ghiotte bufale di Haaretz su cui si gettano a pesce i giornalisti internazionali (dimenticando sempre le smentite)". 

Tuvia Book
Tuvia Book (a sinistra) con i soldati della sua unità di soccorso medico da combattimento al confine con Gaza

Durante il mio lungo servizio nelle Forze di Difesa Israeliane non ho mai ricevuto un solo ordine illegale e ho sempre evitato di fare del male ai civili.

Mi chiamo Tuvia Book e presto servizio con orgoglio nelle Forze di Difesa Israeliane, attualmente come medico da combattimento sul fronte di Gaza.

Sono veramente stufo di sentire tutte quelle chiacchiere che mi circondano e di leggere articoli palesemente falsi su Haaretz.

In effetti, abbracciare notizie anti-israeliane e anti-IDF senza porsi domande o effettuare un’adeguata verifica dei fatti sembra essere la prassi standard di Haaretz.

L’ultima tirata riguarda i “killing fields” (“campi di sterminio”) nei siti di distribuzione degli aiuti a Gaza. Secondo Haaretz, i soldati israeliani ricevono l’ordine di sparare contro civili disarmati (significativamente la versione in inglese dell’articolo di Haaretz dice “sparare contro civili disarmati” mentre quella in ebraico dice “sparare in direzione della folla per tenerla a distanza” ndr).

Ma è palesemente falso.

Non è la prima volta che Haaretz, che arriva a malapena al 5% della diffusione dei giornali in Israele, suscita indignazione in patria con le sue bugie.

Ho prestato servizio in Libano, a Gaza e in Giudea e Samaria (Cisgiordania). Sono stato soldato in un’unità di combattimento in prima linea. Ho prestato servizio per molti anni nel miluim (come riservista). Ho seguito un rigoroso addestramento e numerosi corsi nell’esercito. Ho partecipato a numerose operazioni militari in tutte le regioni del nostro Stato e oltre i suoi confini, e devo dichiarare di non aver mai ricevuto un “ordine illegale”.

Non ho mai preso parte ad alcuna attività che abbia deliberatamente danneggiato civili innocenti. Ogni briefing a cui ho partecipato prima di partire per una missione, piccola o grande che fosse, sottolineava l’importanza di salvaguardare i valori delle Forze di Difesa israeliane.

Sono estremamente orgoglioso del mio servizio e di tutti coloro che prestano servizio con me. Ho il privilegio di stare con il meglio del meglio del popolo di Israele.

Sono orgoglioso del nostro Stato, della sua democrazia aperta. Sono convinto che vi sono il modo e lo spazio per discutere ed esprimere un’opinione su ciò che accade nello Stato e nelle Forze di Difesa. Ma il modo non è quello delle menzogne o del sostegno finanziario di Paesi e organizzazioni straniere, né quello di trascinare nel fango il nome dello Stato d’Israele, del suo esercito e dei suoi cittadini.

Le Forze di Difesa israeliane commettono errori e c’è spazio per criticarle. Ma le critiche dovrebbero essere espresse in modo corretto e onesto. Vale a dire, fornendo tutte le informazioni e le fonti note agli organi investigativi delle forze armate, che svolgono il loro compito in modo onesto e leale, indagando su ogni caso che oltrepassi i limiti dei comandi, dei regolamenti e dello spirito delle Forze di Difesa israeliane.

Le false affermazioni negli articoli di Haaretz sono anonime, prive di informazioni identificative, e non vengono consegnate agli organi investigativi delle Forze di Difesa israeliane, ma semplicemente riportate così come sono, totalmente non verificate e allegramente rilanciate e sfruttate da organismi internazionali e organi d’informazione in tutto il mondo, a molti dei quali non pare vero di alimentare ostilità verso Israele e le sue forze armate.

Haaretz sembra provare diletto nel diffondere queste storie calunniose, e su questioni cruciali abbraccia costantemente la propaganda dei nemici prestandosi a fare da pulpito internazionale per la diffusione delle menzogne contro Israele. (…)

Durante il mio servizio nelle Forze di Difesa israeliane, non fare del male a civili innocenti era ed è sempre stato al centro dei miei pensieri. Preferirei morire io stesso piuttosto che uccidere civili innocenti e dover convivere con questa cosa.

Come ha osservato il colonnello Richard Kemp, un eminente esperto militare che è stato comandante delle forze britanniche in Afghanistan, “l’esercito israeliano ha adottato più misure di qualsiasi altro esercito nella storia della guerra per cercare di ridurre al minimo i danni ai civili innocenti in zona di combattimento”.

La realtà delle Forze di Difesa israeliane è l’esatto opposto dell’immagine proiettata da Haaretz.

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