Riprendiamo da LIBERO di oggi, 01/07/2025, a pag. 14, con il titolo "Zelensky sarà alla conferenza di Roma. Ma prima prepara il rimpasto di governo" la cronaca di Matteo Legnani.
«Un segnale di forte vicinanza al popolo ucraino». Così ieri, durante il suo intervento a Morning News su Canale 5, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha definito la conferenza internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina. Una iniziativa del governo italiano che, ha spiegato il numero uno della Farnesina, «si terrà a Roma tra il 10 e l’11 luglio con la partecipazione di decine di capi di Stato e di imprese pubbliche e private».
Un evento di grande rilevanza sulla strada della fine del conflitto con la Russia e sulla gestione del post. Al punto che ieri lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha informato che sarà personalmente presente alla Conferenza, secondo quanto riportato da Rbc-Ukraine. Nella stessa intervista a Morning News, Tajani si è detto tuttavia poco fiducioso del fatto che tra Russia e Ucraina si possa arrivare a un cessate il fuoco prima della fine dell’anno. «Putin ha dimostrato di voler andare avanti. Il punto – ha spiegato il ministro – è anche che la Russia ha un esercito di un milione di persone, i militari vengono pagati il doppio di quanto viene pagato un operaio medio nella Federazione Russa, tutta l’industria e quindi l’economia è orientata alla difesa. E lui ora fatica a fare marcia indietro senza aver conquistato quelle porzioni di territorio che giustifichino una tale riconversione del Paese».
La conferenza di Roma vuole dunque essere un «segnale al popolo ucraino che noi siamo con loro e che, nonostante la situazione attuale, c’è chi guarda a un futuro del Paese». E un segnale all’Ucraina, ma anche alla comunità internazionale, pare essere intenzionato a volerlo dare lo stesso presedente Zelensky. A Kiev si fanno largo negli ambienti politici e sui media le voci di un probabile e imminente rimpasto di governo che comporterebbe le dimissioni del premier Denys Shmyal. A determinare il cambio di passo sarebbe stata la crisi reputazionale seguita allo scandalo per corruzione che ha coinvolto il vice primo ministro Oleksandr Chernyshov.
Quest’ultimo, accusato di abuso d’ufficio e corruzione, ha danneggiato l’immagine dell’intero esecutivo, secondo la presidenza. Fonti governative indicano che un eventuale avvicendamento di Shmyhal non avverrebbe comunque prima della conferenza sulla ricostruzione di Roma.
Al suo posto Zelensky potrebbe nominare Yulia Svyrydenko, attuale vice primo ministro e ministro dell’Economia.
Potrebbe essere proprio lei ad accompagnare il presidente a Roma. «Una situazione non eccezionale e che in sé non significherebbe il siluramento di Shmyal - ha spiegato una fonte citata da Rbc – perché le due massime cariche del Paese non partecipano a eventi internazionali contemporaneamente».
Tuttavia, «la presenza della Svyrydenko potrebbe essere anche essere la presentazione di un futuro primo ministro ai partner internazionali», conclude Rbc.
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