Riprendiamo da SETTEOTTOBRE, il giornale dell'associazione Setteottobre (presieduta da Stefano Parisi), il commento dal titolo: "Al sindaco di Milano".
Sindaco Sala, Milano non può restare in silenzio: condanni subito le scritte antisemite.
Milano è la città che lei stesso ha descritto come “plurale, aperta e internazionale”, una comunità di cui 21,5 % dei residenti è straniero, orgogliosa delle differenze e con un ruolo sempre più forte in Europa.
Eppure, mentre lei promuove questi valori, in città sono comparse scritte e manifesti antisemiti. Ancora una volta, il silenzio rischia di offuscare la reazione delle istituzioni.
Il 27 gennaio 2025, in Consiglio comunale, ha istituito la ‘Commissione Speciale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio’, riconoscendo che l’antisemitismo è un “tristemente attuale ritorno di espressioni aggressive e minacciose”
Se allora lei ha riconosciuto la gravità del linguaggio d’odio, perché oggi non condanna con parole forti l’antisemitismo che inquina Milano?
Il 12 giugno 2025, ha dichiarato: “A Milano più agenti e arresti, meno reati. Ma non mi illudo che cambi percezione”.
Se la percezione conta tanto quanto i fatti concreti, allora il silenzio delle istituzioni su atti d’odio così meschini è un danno d’immagine per chi governa, e soprattutto una ferita per i milanesi che vivono con paura.
Milano non è una città qualunque — è una metropoli d’avanguardia, internazionale, che ha il dovere di proteggere ogni cittadino, e lo deve fare anche con le parole.
Ma dove sono finiti i principi di difesa della democrazia che ANPI Cgil e il Sindaco Sala hanno declamato il 25 Aprile a Milano, città antifascista?
Sindaco Sala, le chiediamo con forza: Condanni senza indugio i vergognosi atti antisemiti che infangano la città.
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