Al sindaco di Milano, si vergogni!
Commento di Setteottobre
Testata: Setteottobre
Data: 29/06/2025
Pagina: 1
Autore: Redazione Setteottobre
Titolo: Al sindaco di Milano

Riprendiamo da SETTEOTTOBRE, il giornale dell'associazione Setteottobre (presieduta da Stefano Parisi), il commento  dal titolo: "Al sindaco di Milano".

Israeli not welcome': Antisemitic ...
Poster infami comparsi a Milano nelle vie simbolo della comunità ebraica, via D'Alviano e via Soderini vicino alla scuola ebraica, ma non solo. L'antisemitismo dilaga nelle vie della città, colpisce gli ebrei pubblicamente come nel 1938. Colpa di Sala, difficile trovare un sindaco peggiore: ambiguo e mai vicino alle sofferenze di Israele nella lotta al terrorismo islamico. La sinistra dovrà scusarsi per aver creato questa intollerabile situazione contro i cittadini italiani di fede ebraica - e non solo - oggetto ora di razzismo e discriminazione quotidiana!

Sindaco Sala, Milano non può restare in silenzio: condanni subito le scritte antisemite.

Milano è la città che lei stesso ha descritto come “plurale, aperta e internazionale”, una comunità di cui 21,5 % dei residenti è straniero, orgogliosa delle differenze e con un ruolo sempre più forte in Europa.

Eppure, mentre lei promuove questi valori, in città sono comparse scritte e manifesti antisemiti. Ancora una volta, il silenzio rischia di offuscare la reazione delle istituzioni.

Il 27 gennaio 2025, in Consiglio comunale, ha istituito la ‘Commissione Speciale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio’, riconoscendo che l’antisemitismo è un “tristemente attuale ritorno di espressioni aggressive e minacciose”
Se allora lei ha riconosciuto la gravità del linguaggio d’odio, perché oggi non condanna con parole forti l’antisemitismo che inquina Milano?

Il 12 giugno 2025, ha dichiarato: “A Milano più agenti e arresti, meno reati. Ma non mi illudo che cambi percezione”.
Se la percezione conta tanto quanto i fatti concreti, allora il silenzio delle istituzioni su atti d’odio così meschini è un danno d’immagine per chi governa, e soprattutto una ferita per i milanesi che vivono con paura.

Milano non è una città qualunque — è una metropoli d’avanguardia, internazionale, che ha il dovere di proteggere ogni cittadino, e lo deve fare anche con le parole.
Ma dove sono finiti i principi di difesa della democrazia che ANPI Cgil e il Sindaco Sala hanno declamato il 25 Aprile a Milano, città antifascista?

Sindaco Sala, le chiediamo con forza: Condanni senza indugio i vergognosi atti antisemiti che infangano la città. 

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