10 cose da sapere sui Fratelli Musulmani
Analisi di Ben Cohen e e Ahmad Sharawi
Testata: Informazione Corretta
Data: 13/06/2025
Pagina: 1
Autore: Ben Cohen e e Ahmad Sharawi
Titolo: 10 cose da sapere sui Fratelli Musulmani

10 cose da sapere sui Fratelli Musulmani
Analisi di Ben Cohen e e Ahmad Sharawi
(Traduzione di Yehudit Weisz)
https://www.fdd.org/analysis/2025/06/09/10-things-to-know-about-the-muslim-brotherhood/

Going on Offense, Designating the Muslim Brotherhood – The Jerusalem  Strategic Tribune
Un movimento nato per odiare e trasformare tutti i paesi arabi e musulmani in un califfato dove vige la sharia. A farne per primi le spese sono proprio i paesi arabi che non vogliono trasformare il loro paese in un covo di terroristi

La Fratellanza Musulmana è un movimento islamista transnazionale dedito alla riforma della società e del governo secondo i dettami della legge islamica, o sharia . Fondata nel 1928 da Hassan al-Banna, un insegnante egiziano che come è noto affermava che “l'Islam è la soluzione”, la Fratellanza divenne rapidamente influente tra i poveri dell'Egitto fornendo loro servizi educativi e sanitari accompagnati da una dieta ferrea di dottrina islamista. Intorno alla metà del XX secolo, aveva già attivato una fitta rete di affiliati in tutto il mondo arabo. Pur non operando formalmente come partito politico o organizzazione internazionale, la Fratellanza ha plasmato le comunità musulmane in tutto il mondo islamico e oltre, abbinando la sua rigida ideologia islamista alla flessibilità tattica.  In alcuni contesti, si impegna in violenza e terrorismo. In altri, partecipa al processo politico, partecipando persino alle elezioni, sebbene la sua dedizione al governo democratico rimanga sospetta. 

1) Sayyid Qutb, uno degli ideologi chiave del movimento, contribuì a spingere la Fratellanza verso una direzione più radicale e violenta.

Sayyid Qutb era un educatore egiziano i cui scritti rimangono un punto fermo delle regole della Fratellanza, persino tra coloro che respingono i suoi appelli alla violenza. Nel 1948, Qutb trascorse due anni negli Stati Uniti per approfondire la conoscenza del sistema educativo americano e tornò in Egitto con un odio ancora più profondo per la mancanza di sensibilità e per il materialismo dell'Occidente. Citò una danza in chiesa come esempio della mescolanza “animalesca” di generi in America e denunciò le società moderne di vivere nella “ jahiliyya”, uno stato di ignoranza pre-islamica. Giunse persino alla conclusione che le nazioni musulmane erano cadute nella jahiliyya e che un'avanguardia islamica rivoluzionaria avrebbe dovuto ricorrere alla jihad per ripristinare l'Islam nel mondo musulmano. Questa autorizzazione alla violenza contro altri musulmani è stata una delle innovazioni più radicali di Qutb, gettando le basi per generazioni di estremisti, tra cui al-Qaeda. Qutb avrebbe trascorso più di un decennio in prigione prima della sua esecuzione nel 1966.

2) La visione del mondo della Fratellanza è ostile ai musulmani moderati, alle minoranze religiose, alle donne, alla comunità LGBTQ e ai valori democratici liberali.

La Fratellanza Musulmana si considera l'incarnazione dell'Islam stesso, un'avanguardia della  società musulmana che essa cerca di stabilire. A suo avviso, la sua è l'unica retta  via che va osservata, e qualsiasi deviazione è una deviazione religiosa. Ha architettato la propria società come qualcosa di isolato, con i propri valori e una visione del mondo che si oppongono all'identità nazionale e alle identità musulmane più inclusive e pluralistiche. La Fratellanza è ostile nei confronti dei musulmani moderati, che rifiutano rigide dicotomie e ricercano una fede vissuta attraverso l'integrazione, non l'isolamento. Per la Fratellanza, la moderazione è una minaccia alla sua pretesa di monopolio religioso. Sebbene la Fratellanza utilizzi spesso il linguaggio della giustizia sociale, la sua ideologia di base è escludente. Cerca di imporre ruoli patriarcali e si opponeall'uguaglianza di genere nella sfera pubblica,  ponendo limiti alla partecipazione delle donne all'istruzione e al mondo del lavoro. La Fratellanza legittima anche la violenza dei mariti sulle mogli; nel 2013, aveva protestatocontro una dichiarazione delle Nazioni Unite che chiedeva la fine della violenza contro le donne, affermando: “Questa dichiarazione, se ratificata, porterebbe alla completa disintegrazione della società e sarebbe certamente il passo finale nell'invasione intellettuale e culturale dei Paesi musulmani.”  La Fratellanza si oppone anche ai diritti LGBTQ, travisando intenzionalmente l'omosessualità come una malattia morale e sociale e incoraggiando la violenza in particolare nei confronti degli uomini gay. La retorica della Fratellanza sulle minoranze religiose deriva dal suo suprematismo teologico , con i non musulmani considerati, nella migliore delle ipotesi, cittadini di seconda classe in un futuro ordine islamico.

3. L'antisemitismo è profondamente radicato nella visione del mondo dei Fratelli Musulmani

L'ideologia della Fratellanza mette insieme forme di antisemitismo islamiche ed europee per attribuire la colpa della situazione mondiale alla perfidia ebraica. Secondo Sayyid Qutb, gli ebrei sono diventati indegni del loro status teologico di ahl al-kitab ("Popolo del Libro"). Nel suo libro “ La nostra lotta contro gli ebrei” , scrisse: “Ovunque siano stati, gli ebrei hanno commesso abomini senza precedenti”, accusando “gli agenti del sionismo odierni” di avere come obiettivo “la distruzione dell'Islam alla prima occasione favorevole.” La Fratellanza attinge inoltre a influenze europee, in particolare a “I Protocolli dei Savi di Sion”, un'invenzione della polizia segreta zarista russa pubblicata per la prima volta nel 1903, che afferma falsamente di smascherare una cospirazione ebraica globale. La Fratellanza ha respinto l'idea di uno Stato ebraico per motivi teologici ben prima della fondazione dello Stato di Israele. Di conseguenza, ci sono scarse prospettive di un sostegno della Fratellanza a una pace duratura e autentica – contrariamente al cessate il fuoco e atregue tattiche – con Israele come entità politica ebraica.

4. Hamas è una propaggine della Fratellanza Musulmana.

A partire dai primi anni '70, il leader dei Fratelli Musulmani, lo sceicco Ahmed Yassin, creò una rete di moschee e servizi sociali a Gaza. Successivamente, nel 1987, durante la Prima Intifada, o “rivolta” contro Israele, aveva cofondato Hamas. Gli attentati suicidi di Hamas e altri attacchi contro gli israeliani contribuirono a far deragliare il processo di pace israelo-palestinese della metà degli anni '90. Attraverso ulteriori attentati suicidi, sparatorie e altri attacchi, Hamas uccise centinaia di israeliani durante la Seconda Intifada, durata dal 2000 al 2005. Il gruppo vinse poi le elezioni parlamentari palestinesi del 2006 , sconfiggendo il corrotto e diviso partito Fatah del Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas. Nel 2007, Hamas si impadronì violentemente della Striscia di Gaza. Il suo governo è stato segnato da repressione, corruzione e quattro guerre con Israele, provocate dai suoi incessanti attacchi allo Stato ebraico nel 2008-09, 2014, 2021 e 2023. Hamas ha dato inizio all'attuale guerra con il suo massacro in Israele di oltre 1.200 persone e il rapimento di oltre 250 il 7 ottobre 2023, tra atrocità che implicavano mutilazioni e stupri sistematici.

5. Egitto, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno da tempo messo al bando la Fratellanza Musulmana, in quanto la considerano una minaccia alla stabilità dei loro regimi.

La preoccupazione per la stabilità e il potere ha portato diversi governi arabi a mettere al bando la Fratellanza. Con la sua tendenza a dichiarare che persino i più ferventi leader musulmani hanno tradito la fede, la Fratellanza rappresenta un rischio sia per chi è all'interno che all'esterno dell'Islam. Il gruppo ha anche dimostrato la pazienza necessaria per costruire in decenni un fervente sostegno popolare, spesso assente ai governanti autoritari.

In Egitto, dopo la caduta del regime di Hosni Mubarak nel 2011, la Fratellanza ha prevalso sia nelle elezioni presidenziali che in quelle parlamentari, ma la condotta sempre più autocratica del Presidente Mohammed Morsi ha provocato un movimento di massa contro la Fratellanza. Le tensioni sono culminate in un colpo di stato militare che ha causato massacri di sostenitori di Morsi e ha proscritto la Fratellanza come organizzazione terroristica.

L'Arabia Saudita ha designato la Fratellanza come organizzazione terroristica nel marzo 2014, seguita dagli Emirati Arabi Uniti a novembre. In entrambi i Paesi, le istituzioni religiose hanno svolto un ruolo centrale nel definire la Fratellanza non solo una minaccia politica, ma anche una deviazione religiosa. Il Gran Mufti dell'Arabia Saudita ha dichiarato il gruppo “un'organizzazione terroristica che non rappresenta la vera via dell'Islam, persegue obiettivi di parte, si nasconde dietro la religione e compie azioni che la contraddicono, seminando divisioni, incitando conflitti e commettendo violenza e terrorismo.”

6. Il Qatar è uno dei principali sostenitori ed esportatori dell'ideologia dei Fratelli Musulmani.

L'adesione del Qatar alla Fratellanza Musulmana risale agli anni '50, quando Doha accolse il movimento all'interno dei propri confini. La sezione locale della Fratellanza Musulmana in Qatar si sciolse nel 1999, ma Doha orientò il suo sostegno ad altre branche. Ad esempio, il Qatar investì circa 8 miliardi di dollari nel governo egiziano della Fratellanza Musulmana, che assunse il potere nel 2012 sotto la guida di Mohammed Morsi. Dopo la cacciata di Morsi nel 2013, il Qatar offrì rifugio ai membri della Fratellanza egiziana e al leader spirituale de facto del movimento, il defunto religioso egiziano Yusuf al-Qaradawi . Nel frattempo, Doha sostenne altre branche della Fratellanza Musulmana durante la Primavera araba, tra cui quelle in Tunisia e Libia . Il Qatar è inoltre un sostenitore di Hamas, la branca palestinese della Fratellanza Musulmana. Il Qatar ha fornito alla Striscia di Gaza controllata da Hamas oltre 1 miliardo di dollari , ospitando al contempo l'ufficio politico di Hamas e proteggendone i leader. Al Jazeera Media Network, di proprietà del Qatar, promuove l'ideologia dei Fratelli Musulmani verso un pubblico di proseliti in tutto il mondo.

7. Il presidente della Turchia è un sostenitore della Fratellanza Musulmana.

Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan è da tempo un sostenitore della Fratellanza e ha fornito una base operativa ai suoi  leader  dopo la caduta del regime di Mohammed Morsi in Egitto nel 2013. Dopo il massacro del 7 ottobre, Erdogan ha intensificato il suo sostegno pubblico ad Hamas, rifiutandosi di condannarne le atrocità e negando a gran voce la natura terroristica dell'organizzazione. Per anni, la Turchia ha offerto rifugio ai leader di Hamas e ha promosso un ambiente permissivo per il finanziamento del terrorismo.

Il Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP) è il braccio armato turco della Fratellanza Musulmana e contribuisce alla creazione di  canali  televisivi e radiofonici, fondazioni , scuole e aziende in tutta la Turchia. L'AKP  ha sostenuto  la campagna elettorale di Morsi in Egitto nel 2012 e ha organizzato numerose manifestazioni pubbliche in Turchia per protestare contro la sua estromissione da parte di Abdel Fatah al-Sisi nel 2013. 

L'AKP ha  ispirato  la formazione di altri partiti ideologicamente affini in Medio Oriente, inclusa la Libia. Insieme al Qatar, la Turchia è il principale sostenitore statale della Fratellanza.

8. Le tattiche dei Fratelli Musulmani sono diversificate e cambiano, conformandosi a seconda del panorama politico locale in cui si trovano.

La Fratellanza si adatta per sopravvivere, presentandosi come un attore locale pur mantenendo ambizioni islamiste transnazionali. In alcuni contesti, come la Siria negli anni '70 e '80, persegue una rivoluzione violenta. In altri casi, accetta significative limitazioni alla sua strategia per il perseguimento di un governo islamista.

In Tunisia, il Movimento Ennahda, ispirato dai Fratelli Musulmani, si è liberato della sua etichetta islamista dopo le rivolte popolari arabe scoppiate nel 2010, abbracciando la politica della coalizione, delle alleanze laiche e le tutele costituzionali per le libertà civili. 

Il Partito Giustizia e Sviluppo Marocchino ha intrapreso una strada simile, evitando il confronto diretto con la monarchia e invocando al contempo una responsabilità radicata nei valori islamici di giustizia e solidarietà. In Giordania, il Fronte d'Azione Islamica ha affermato di rifiutare la violenza ed è emerso nel 2024 come il blocco più numeroso in parlamento. Tuttavia, nell'aprile 2025, le autorità hanno smascherato una rete dei Fratelli Musulmani che pianificava attacchi terroristici, evidenziando la natura tattica delle professioni di moderazione del movimento.

Fin dai suoi albori, la Fratellanza Musulmana ha sempre cercato di sottrarsi alle responsabilità per le violenze commesse dai suoi membri o affiliati. Quando la sua branca egiziana creò un'ala armata segreta che perpetrò omicidi – tra cui l'uccisione del Primo Ministro Mahmoud El-Nokrashy nel 1948 – il fondatore Hassan al-Banna reagì all'indignazione pubblica con una frase ormai famosa: “Questi non sono né fratelli né musulmani.”  Quella frase divenne la via di fuga preferita dalla Fratellanza, ripetuta ogni volta che uno spargimento di sangue faceva capolino tra i suoi ranghi.

9. L'Europa è il “dominio della predicazione” dei Fratelli Musulmani.

A partire dagli anni '50, quando i musulmani provenienti dal Medio Oriente e dall'Asia iniziarono a emigrare in massa verso l'Europa, la Fratellanza iniziò a concentrarsi sulle possibilità di islamizzare l'Occidente. Modificando la tradizionale visione islamista delle relazioni internazionali che divide il mondo tra un dar al-Islam (“dominio dell'Islam”) e un dar al-harb (“dominio della guerra”), ideologi della Fratellanza come lo sceicco Yusuf al-Qaradawi stabilirono che l'Europa – dove la sharia non prevale, ma dove i musulmani sono liberi di praticare la loro fede – costituiva un dar al-dawa (“dominio della predicazione”). Dopo gli attacchi terroristici di al-Qaeda del 2001 negli Stati Uniti, un'”Alleanza Rosso-Verde” tra islamisti ed estrema sinistra iniziò a coagularsi in diversi Paesi europei. L'implacabile ideologia anticomunista della Fratellanza non impedì alle organizzazioni comunitarie musulmane in Europa di unirsi a gruppi di estrema sinistra per combattere sia l'”imperialismo” sia il “sionismo.”  Un rapporto del Ministero degli Interni francese del giugno 2025 avvertiva che le organizzazioni con stretti legami con la Fratellanza stavano tentando di influenzare le istituzioni dell'Unione Europea attraverso “importanti attività di lobbying”, evidenziando che i finanziamenti per questi gruppi provenivano dal Qatar e dal Kuwait.

10. La Fratellanza Musulmana ha avuto una profonda influenza sul regime clericale iraniano.

Sebbene la Fratellanza appartenga al ramo sunnita dell'Islam e il regime clericale di Teheran appartenga a quello sciita, la prima ha lasciato una profonda impronta sulla seconda. Negli anni '50, in Iran iniziarono a essere pubblicate traduzioni in persiano di testi chiave della Fratellanza, tra cui molti di Sayyid Qutb. Nel 1966, il futuro Leader Supremo Ali Khamenei tradusse personalmente uno dei libri di Qutb, “Il futuro nel regno dell'Islam.”  In seguito, Khamenei avrebbe spiegato di aver intrapreso la traduzione perché il “movimento islamico appena emerso in Iran... aveva un bisogno impellente di fondamenti ideologici codificati.”  Dopo la rivoluzione del 1979 in Iran, le tipografie continuarono a sfornare decine di testi di Qutb e di altri autori della Fratellanza. Il regime di Teheran pubblicò anche il ritratto di Qutb su un francobollo. Come i rivoluzionari sciiti iraniani, Qutb sosteneva che bisognava prendere il potere in nome dell'Islam, anche se ciò comportava l'uso della violenza su altri che si professavano fedeli musulmani.

Ben Cohen Writer - JNS.org
Ben Cohen
Ahmad Sharawi | The Washington Institute
Ahmad Sharawi
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