Una normale serata televisiva a Gerusalemme – sotto le sirene – e le notizie da un Israele in allerta 08/06/2025
Commento di Michelle Mazel
Autore: Michelle Mazel

Una normale serata televisiva a Gerusalemme – sotto le sirene – e le notizie da un Israele in allerta
Commento di Michelle Mazel 
(Traduzione di Yehudit Weisz)
https://israel247.org/soiree-television-ordinaire-a-jerusalem-sous-les-sirenes-et-journal-televise-dun-israel-en-alerte-186419.html

La sera di martedì 3 giugno, i telegiornali delle quattro principali reti televisive israeliane sono affollati di spettatori. Le notizie sono dominate dalle devastazioni della guerra che si  protrae e dal rifiuto di Hamas di accettare l'ultima proposta del mediatore. In primo luogo, si sono svolti i funerali di tre soldati caduti il ​​giorno prima, tra cui due infermieri militari di appena vent'anni.        Il portavoce dell'esercito è intervenuto per spiegare l'accaduto e, di sfuggita, ha negato, con video a supporto, le accuse dell'organizzazione terroristica secondo cui i soldati avrebbero aperto il fuoco sulla folla che accorreva per ricevere gli aiuti alimentari. Sul set del canale Keshet, “Il Dodici”, i commentatori hanno sottolineato il fatto che le informazioni “non arrivano” e si sono lamentati dell'inefficienza dei servizi ufficiali. All'improvviso, la trasmissione si interrompe: dei missili hanno appena colpito il nord del Paese. Una novità dopo più di due anni. I corrispondenti dell'emittente sono intervenuti telefonicamente. È diventato subito chiaro che i lanci erano opera di sostenitori dell'ex regime siriano. Non ci sono stati né danni né vittime e l'allerta è stata revocata. Si passa all’argomento successivo: la crisi politica. Le pause pubblicitarie annunciano una nuova puntata di “Ballando con le Stelle”, il reality show di punta della rete, che sta riscuotendo il record di audience. Inizia con un paso doble strepitoso eseguito da una coppia di star, premiato con punteggi altissimi. Dovrebbe seguire un valzer, ma all'improvviso scatta l'app di difesa passiva sugli smartphone: flash e un allarme acustico. Una peculiarità israeliana. La trasmissione si arresta di nuovo. Questa volta si tratta di un missile lanciato dagli Houthi in  Yemen. Il quarantesimo in tre mesi. Il lamento delle sirene si sente dal nord di Tel Aviv fino alla periferia di Gerusalemme. Per fortuna, è ancora relativamente presto; nemmeno i bambini sono a letto. Centinaia di migliaia di israeliani si stanno alzando in fretta. Non hanno che due minuti per correre al riparo. I più fortunati hanno un posto sicuro in appartamento o al piano superiore, mentre gli altri devono correre giù in cantina. I più lungimiranti si sono dotati di una radio per tenersi informati. Chi è in strada o in macchina deve sdraiarsi a terra e coprirsi il capo.   Gli uni e gli altri devono aspettare dieci minuti. Si apprende che il missile era stato abbattuto, ma che il rischio di detriti rimane. Dopo dieci minuti, l'allerta è revocata. Non si sono verificati drammi; grandi detriti erano effettivamente caduti non lontano da Gerusalemme, ma le strade erano vuote. Sul Canale 12, lo spettacolo riprende e sentiamo un valzer coinvolgente. Non ci saranno altri incidenti quella sera. Un fenomeno curioso è che, nonostante la presenza di centinaia di corrispondenti stranieri in Israele, di questo missile non si troverà alcuna traccia sui media. Anche la conferenza stampa del portavoce dell'esercito e la sua smentita sono state ignorate.  Ma c'è chi è preoccupato per questi lanci di missili: le compagnie aeree che stanno cancellando i loro voli per Israele.

  
Michelle Mazel