Davide Romano: 'Free Palestine', dove è arrivata la sinistra
Commento di Alessandro Gonzato
Testata: Libero
Data: 23/05/2025
Pagina: 15
Autore: Alessandro Gonzato
Titolo: Per il M5S l’assassinio negli Usa è colpa del sionismo al governo

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 23/05/2025, a pag. 15, il commento di Alessandro Gonzato intitolato: "Per il M5S l’assassinio negli Usa è colpa del sionismo al governo".


Alessandro Gonzato

Il Movimento 5 Stelle alimenta l'odio contro Israele e anche di fronte all'attentato contro due dipendenti dell'ambasciata di Israele a Washington trova modo di accusare Israele. Per Davide Romano (Museo della Brigata Ebraica), "Free Palestine" sta aggiungendosi ad Allah Akhbar come grido di battaglia contro gli ebrei.

Freud, con tanto materiale a disposizione, ne avrebbe ricavato un gigantesco trattato. «Il brutale attacco all’ambasciata di Israele a Washington», scrivono i 5Stelle in un comunicato, «è una deprecabile conseguenza del crescente clima d’odio verso Israele» - attenzione - «però crimini commessi dal governo Netanyahu a Gaza. Questa», continuano i pazienti, pardon i parlamentari contiani delle commissioni Esteri, «è la drammatica dimostrazione di come il genocidio non porti maggiore sicurezza a Israele, ma al contrario semini odio anti-israeliano e sete di vendetta per generazioni e ovunque nel mondo». Un assassino filopalestinese ammazza accecato dall’antisemitismo due fidanzati e il fatto è «deprecabile», deplorevole insomma, sì, «brutale» aggiungono gli ex adepti di Grillo, ma tutto sommato comprensibile. Non è detto che il padre della psicanalisi non si risvegli per esaminare i casi.
La giornata dei 5Stelle è cominciata con la senatrice contiana ma fino all’altroieri grillina – oplà, la poltrona la tengo qua – Alessandra Maiorino, la quale in tivù ma anche in radio, sui giornali, financo via fax ha un problema a pronunciare le seguenti parole: «Hamas», «Terroristi palestinesi», «Assassini», e ci fermiamo a tre, numero facilmente raggiungibile da chiunque.
D’altronde il leader, l’avvocato di Volturara Appula, all’ultima Marcia per la Pace – ad Assisi – ha definito la strage del 7 ottobre «un odioso blitz». Deplorevole, dunque, meritevole di biasimo: ecco, da non rifare. Martedì, pure lui in tivù, ha dato nuovamente prova di sé: «Con la retorica sul 7 ottobre vogliamo giustificare quello che sta avvenendo?». La retorica del 7 ottobre: 1.200 israeliani uccisi di cui 900 civili, centinaia di rapimenti, stupri di massa. Il capo dei 5Stelle se l’è presa con l’ex direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, reo di avergli chiesto perché alla Camera non avesse invocato un minuto di silenzio anche per gli israeliani oltre che per i palestinesi. «Il minuto di silenzio per il 7 ottobre», si è affannato Conte, «lo abbiamo fatto. Il sottoscritto è pure andato in sinagoga a incontrare i rappresentanti della comunità ebraica. Il 7 ottobre si è consumato in poche ore, ormai un po’ di anni fa». Ma sì: è un evento superato. Peraltro i capi della comunità ebraica di cui ha parlato lo statista pugliese sono gli stessi che un paio di mesi fa gli avevano tuonato contro dopo che aveva esortato gli italiani di religione ebraica a «dissociarsi da Israele». Risposta di Walker Meghnagi, capo della comunità ebraica di Milano: «Il fatto che un politico arrivi apuntare il dito contro gli ebrei è gravissimo. È una richiesta razzista, non si possono discriminare gli italiani in base alla religione, tanto più in un contesto in cui l’antisemitismo è aumentato del 400%».
In Italia, ma anche a Washington. Ieri il Conte, con un certo coraggio, ha rilanciato: «Due addetti dell’ambasciata israeliana sono stati uccisi. L’avevamo previsto.
Questo genocidio alimenta una spirale d’odio in tutto il mondo. Se ne assuma la responsabilità chi è al governo di Israele».
Non c’è limite al peggio.
Nel frattempo, in Francia, subito dopo l’attentato il deputato di sinistra Thomas Portes ha twittato «Free Palestine». Poi si è accorto della cazzata (o l’hanno obbligato) e ha cancellato. Almeno lui lo ha fatto.
L’altro premio “genio del giorno” se l’è guadagnato l’onorevole contiano Francesco Silvestri: «Quello in corso è un tentativo di genocidio che sta avvenendo con la complicità del governo italiano».
Al netto della reazione di Netanyahu – le immagini dei bimbi palestinesi influenzano non poco l’opinione pubblica, anche se i terroristi di Hamas usano i civili come scudi umani - c’è la netta sensazione che i miracolati della Casaleggio Associati non abbiano contezza di nulla. Ieri è intervenuto Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica: «Quando i terroristi passano dal gridare “Allah akbar” a “Palestina libera” significa che si è costruito un nuovo alibi ai violenti per portare la morte anche qui, a casa nostra». Nessuno lo dica ai 5Stelle. Non capirebbero.

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