5 Stelle: Conte minimizza il 7ottobre e aggredisce Molinari
Cronaca di Alessandro Gonzato
Testata: Libero
Data: 21/05/2025
Pagina: 10
Autore: Alessandro Gonzato
Titolo: Conte minimizza il 7 ottobre «Ormai sono passati anni»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 21/05/2025, a pag. 10, il commento di Alessandro Gonzato intitolato: "Conte minimizza il 7 ottobre «Ormai sono passati anni»".


Alessandro Gonzato

Giuseppe Conte minimizza il pogrom del 7 ottobre: "si è consumato in poche ore, ormai un po’ di anni fa. Mentre ogni giorno continua quello che io oggi chiamo genocidio”. Come minimizzare un crimine reale e inventare un'accusa falsa contro Israele. Conte si conferma come il peggior nemico degli ebrei in Italia. Nello stesso talk show ha anche aggredito Maurizio Molinari.

Dalle all’odio per Israele. Rieccolo Giuseppe Conte da Volturara Appula. «Pasqua», disse in conferenza stampa da premier, «significa passaggio, il passaggio degli ebrei dalla schiavitù all’Egitto». Qualcuno l’avrà avvertito che gli ebrei in Egitto erano schiavi? I maligni sentenziarono: «È proprio un premier d’Egitto!». A ottobre 2021, sui social, scrisse un messaggio sul rastrellamento del ghetto di Roma: pubblicò la foto del ghetto di Varsavia. E ancora, lo scorso settembre il capo dei 5Stelle ha dichiarato che la strage del 7 ottobre – il massacro compiuto dai terroristi di Hamas - «è stato un odioso blitz».
Sgradevole dunque. Detestabile, al limite, da non rifare, ma niente se paragonato al «cri-mi-ne di Stato di Israele», scandito come il famigerato «gra-tu-i-ta-men-te» riferito al Superbonus costato 150 miliardi alle casse dello Stato.
Ieri Conte, avvocato ma non un grande storico, ha apparecchiato un nuovo show, stavolta all’Aria che Tira, su La7. Di fronte a lui Maurizio Molinari, ex direttore di Repubblica. Molinari ha chiesto a Conte perché la settimana scorsa, durante il “question time” in parlamento, non abbia invocato un minuto di silenzio anche per gli israeliani, oltre che per i palestinesi. Ricordiamo che alla Camera l’ex premier, fingendo di ignorare che il momento di raccoglimento va stabilito in anticipo, ha domandato alla Meloni di alzarsi in piedi. La prestazione è stata di poco superiore a Magi travestito da fantasma formaggino. Torniamo alla domanda di Molinari.
Conte s’è infervorato: «Il minuto di silenzio per il 7 ottobre lo abbiamo fatto e rifatto. Il sottoscritto è pure andato in sinagoga a incontrare i rappresentanti della comunità. Il 7 ottobre» - attenzione - «si è consumato in poche ore, ormai un po’ di anni fa. Mentre ogni giorno continua quello che io oggi chiamo “genocidio”». I rappresentanti della comunità ebraica – ma potremmo sbagliarci – sono gli stessi che due mesi fa si sono scagliati contro il capo dei 5Stelle il quale aveva esorato gli italiani di religione ebraica a «dissociarsi da Israele».
Era stato il pandemonio. «Questa richiesta è razzista e anticostituzionale, non si possono discriminare gli italiani in base alla religione», aveva replicato il capo della comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi.
«Tanto più», aveva aggiunto, «in un contesto in cui l’antisemitismo è aumentato del 400% nel 2024. Il fatto che un leader politico arrivi a puntare il dito contro gli ebrei è gravissimo».
Conte, nello studio di David Parenzo, ha riattaccato: «Ora arrivano i carri armati di Gedeone a sterminare completamente, per la pulizia etnica finale. Con la retorica sul 7 ottobre vogliamo giustificare quello che sta avvenendo?». La retorica del 7 ottobre: morti in massa, rapimenti, stupri. Replica di Molinari: «Quindi è giusto differenziare fra vittime e vittime?
Quindi lei oggi si sente in dovere di riferirsi anche alle vittime israeliane? Dobbiamo pur dire qualcosa per gli ostaggi!». Conte: «Netanyahu è un criminale.
Lo vogliamo capire che sta distruggendo la causa di Israele?
È un criminale o no?». Molinari: «Se gli ostaggi vengono liberati la guerra finisce domattina». Di nuovo il leader M5S: «Ascolti lei: io omaggio le vittime del 7 ottobre, è stato un attacco terroristico orribile». Ah, non un odioso blitz? «Ma secondo lei», è andato avanti Conte, «Netanyahu è un pazzo criminale o no? Mi risponda!
Qual è il suo giudizio politico?». Molinari fa notare che non è un politico. Conte rilancia con una raffinata analisi politica: «Voi (voi chi? ndr) non avete la forza di dire che Netanyahu è un criminale.
Se gli Stati Uniti e i governanti europei non fossero stati così vigliacchi da offrirgli complicità, questa roba qui non avveniva».
Oggi, alla Camera, ci sarà il voto sulla mozione di Pd, M5S e Avs sulla situazione nella striscia di Gaza: le opposizioni chiedono al governo di riconoscere lo Stato di Palestina. La maggioranza ha già «respinto specifici punti contenuti nei dispositivi delle mozioni». Scontato l’ennesimo show della sinistra contro la presidente del Consiglio. Intanto sui social il pacifico popolo dei compagni ha iniziato a lapidare Molinari, ma anche Parenzo (pure lui di religione ebraica): «Cristo in mezzo ai Giudei», dove il Cristo sarebbe Conte...; «Parenzo e Molinari fanno il loro onesto mestiere di sionisti agenti d’influenza israeliani»; «Conte con due ebrei»; «Molinari è ebreo, giusto per info»; «In un qualsiasi Paese decente uno così non potrebbe fare il giornalista». A fine trasmissione Conte dà mandato ai cervelloni M5s di pubblicare il video tagliuzzato del diverbio. In sottofondo c’è pura una musica epica. Ma non per celebrare «il passaggio degli ebrei dalla schiavitù all’Egitto».

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