Lettera: la splendida Yuval
Carissima Deborah,
come l'anno scorso, la mia famiglia ed io siamo stati incollati davanti alla TV per sostenere la meravigliosa Yuval Raphael con la sua superba "New day will rise".
L'ottimo risultato che ha ottenuto dal pubblico (le giurie di "esperti" l'hanno praticamente ignorata, tranne l'Azerbaijan) mi ha dato speranza. Forse la gente comune e per bene è stufa delle menzogne e della violenza dei sostenitori di Hamas nelle piazze, nelle università, nelle scuole, nei media. Oppure, non ha le orecchie foderate dalla ideologia ed è in grado di riconoscere il talento, quando se lo trova davanti. Chissà. In ogni caso, non possiamo che essere orgogliosi di questa giovane, coraggiosa donna che ha vissuto l'inferno e lo ha trasformato in bravura e gioia di vivere. Il popolo di Israele vive, alla faccia dei violenti e dei mediocri.
Con sincera stima,
Sandra Biglino
Cara Sandra,
Hai ragione, il popolo di Israele vive alla faccia degli odiatori e Yuval, alla fine della sua stupenda esibizione, lo ha gridato con tutto il fiato che aveva in gola Am Israel Chai ! Inoltre dobbiamo immaginare la tensione del momento perchè, la TV svizzera non lo ha fatto vedere, ma, mentre lei cantava, il pubblico era scatanato, fischiava e ci sono stati due tentativi di salire sul palco dove una guardia della sicurezza è stata ferita dagli aggressori. Yuval Raphael è stata 8 ore sotto i cadaveri dei suoi amici ammazzati, io ho sentito la telefonata mentre sussurrava al papà "sono sotto i corpi di persone morte" e il padre che le diceva disperato: "Stacca il telefono e fingi di essere morta anche tu". Momenti terrificanti ma adesso Yuval canta e i suoi/nostri odiatori saranno lividi di rabbia. L'Azerbaijan è uno stato legato a Israele da profonda amicizia, tanto che il Presidente aveva dato ordine di alzare le bandiere a mezz'asta in tutti gli edifici pubblici della Nazione nel giorno della Memoria dei nostri soldati, Yom haZikaron.
Un caro shalom