Minacce alla cantante Yuval Raphael all'Eurovision di Basilea
Commento di Stefano Parisi (Setteottobre)
Anche quest’anno, l’odio antiebraico travolge l’Eurovision. 73 ex partecipanti, tra cui i vincitori dello scorso anno, hanno chiesto l’esclusione dalla gara di Yuval Raphael, sopravvissuta al massacro del 7 ottobre, perché israeliana.
All’arrivo di Yuval, sotto scorta, le bandiere palestinesi hanno invaso le strade e le piazze. Il 7 ottobre 2023, la giovane cantante è riuscita a salvarsi dalla strage del Nova Festival nascondendosi per ore sotto i corpi senza vita di chi era con lei a ballare per festeggiare la vita e la libertà. Ora riceve minacce di morte e in Europa nessuno è pronto a difenderla.
In un video che riprende la folla alla cerimonia di apertura dell’Eurovision, si vede un uomo con la kefiah in testa e la bandiera palestinese che fa con la mano il gesto di tagliarle la gola. Nessuno lo ferma, nessuno interviene. Attorno a lui altre bandiere palestinesi e cartelloni contro Israele.
Il direttore del festival, Martin Green, ha commentato così l’accaduto: “È un paese libero e una democrazia, e tutti hanno diritto alla propria opinione. Le persone che sono lì fuori oggi [a protestare contro Yuval Raphael] lo hanno fatto pacificamente e rispettosamente. Hanno tutto il diritto di farlo”.