La tragicomica gita a Gaza
Commento di Alessandro Gonzato
Testata: Libero
Data: 30/04/2025
Pagina: 1
Autore: Alessandro Gonzato
Titolo: Turisti per Gaza, Il tour di Bonelli e Fratoianni

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 30/04/2025, a pag. 1, il commento di Alessandro Gonzato intitolato: "Turisti per Gaza, Il tour di Bonelli e Fratoianni".

Alessandro Gonzato
Delegazione parlamentare di AVS in Palestina: c'è un deputato salernitanoDelegazione di AVS in missione in Palestina «per portare azioni concrete». Una delle missioni più inutili mai viste, parlano di azioni concrete per risolvere il conflitto, ma passano il tempo a farsi foto e a diffondere comunicati contro la Meloni. Hamas non si impietosirà dopo la loro visita, né consegnerà gli ostaggi. Si sono semplicemente concessi una bella gita in Medio Oriente

Angelo Bonelli è un inviato di guerra, un diplomatico, l’ambasciatore italiano in Medio Oriente, un cooperante internazionale, un anchorman della Bbc, ma il leader ambientalista è anche lo scopritore dei talenti Aboubakar Soumahoro-Ilaria Salis, merito che condivide col sodale Nicola Fratoianni. I capi di Alleanza Verdi Sinistra in questi giorni sono in missione in Palestina perché, ha annunciato domeni- ca il Fratoianni appena at- terrato a Tel Aviv – pronti via un bel selfie di gruppo col resto della comitiva – «per la libertà di questo popolo servono atti concreti da parte dell’Italia e dell’Unione Europea», e chi c’è di più concreto del partito che per risolvere la grana dei dazi di Trump ha lanciato l’applicazione per boicottare i prodotti americani? Fa niente se Google l’ha immediatamente rifiutata: in tempi difficili serve gente che risolva i problemi o quantomeno ci provi, e la Bonelli&Fratoianni è una ditta specializzata (fai un contratto e vedrai/ che non ti pentirai). Qui però non ci sono né gatti né volpi. Solo eroi. Confessiamo che eravamo un po’ in pensiero dato che sapevamo che l’ambientalista era già sbarcato da un po’ – ha raggiunto i compagni in ritardo – ma sui social non vedevamo sue foto né filmati . Certo, leggevamo lanci d’agenzia a raffica come “Bonelli: «Salvini è il più grande dazio all’Italia»; “Bonelli: «Nordio luddista del diritto internazionale»; “Bonelli: «Aderisco all’appello dei giuspubblicisti»; e ancora “Bonelli: «Da Meloni ancora parole vuote e ipocrite»; vedevamo che c’era un’iperattività di Bonelli contro il governo, ma ci siamo detti: «Sarà un omonimo, vuoi che il Bonelli al fronte abbia il tempo di occuparsi delle beghe domestiche? Non può essere lui». Invece era lui. Fiu… Bonelli è in salvo, e le foto scattate con Mustafa Barghouti, «il Mandela palestinese», sono la conferma. «Essere qui», scrivono su Facebook Bonelli e Frato- ianni in una nota congiunta, «incontrare chi vive ogni giorno l’occupazione, ascoltare i racconti, le sofferenze ma anche la determinazione e la dignità di chi continua a lottare per la pace e la giustizia, ci dà forza e responsabilità. Portiamo in Italia la loro voce», continua il testo, «con l’impegno di non lasciarle cadere nel silenzio».

L’EX ANARCHICA

La Salis non c’è, e in Palestina sono delusi per l’assenza. Cuore ingrato. Certo, Ilaria dall’Italia twitta la propria solidarietà, e per la popolazione locale è importante: «La fine del genocidio a Gaza e la lotta contro il colonialismo israeliano sono condizioni essenziali non solo in Palestina ma in tutto il mondo». Ma non essere lì, abbandonare chi sperava in te per la pace, beh, non è bello. E però va capita: doveva presentare a Parma il suo libro, “Vipera”, che in ungherese signifi- ca “bastone telescopico”, ossia “manganello”, ovvero quello che le autorità di Bu- dapest le imputano di ave- re avuto addosso al mo- mento dell’arresto. Come “prima tranche dell’anticipo”, si legge sul sito del par- lamento europeo, Sant’Ilaria patrona delle case altrui ha ricevuto dalla casa editri- ce 7.500 euro. Ma torniamo alla Bonelli&Fratoianni: «Quello che sta accadendo ha un nome, “genocidio”». «Di fronte a questi crimini, il governo italiano si rifiuta di ricono- scere lo Stato di Palestina e non applica sanzioni econo- miche al governo israeliano responsabile di crimini di guerra e contro l’umanità». Attenzione: i televisori qui in redazione trasmetto- no le immagini di un Bonelli tutto accaldato che in maniche di camicia denuncia la barbarie di cui la Meloni è complice. «Per Dio, rischia l’insolazione, si metta un cappellino!», grida un collega. «Sei un allarmista», gli rispondono dalle scrivane del settore “esteri”, «guarda il meteo, là ci sono 21 gradi!». In effetti a Mila- no ce ne sono 4 in più.

DISCO ROTTO

«Su Gaza vince l’ipocrisia», torna all’attacco la coppia, «per questo motivo Gaza e i palestinesi stanno morendo nell’inazione dei governi internazionali». Fratoianni, al telefono, si fa intervistare dal Manifesto: «Dal governo Meloni un’ipocrisia che si ripete all’infinito (…) Lo vedo molto male, glielo abbiamo detto molte volte in questi mesi». In politica estera Avs ha le idee chiare, e infatti sul piano di riarmo europeo i suoi euro- parlamentari si sono sbagliati a votare. Vabbè, può succedere, alla fine i bottoni da pigiare sono due, mi- ca uno. Riecco il Frato: «In Italia ci sono milioni di lavoratori poveri e milioni di famiglie in difficoltà...». Viaggino in Tesla.

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