Testata: Data: 23/05/2002 Pagina: 6 Autore: Ezio Pasero Titolo: Meglio da voi che in un carcere israeliano
Su Il Messaggero del 23 maggio a pag. 6 nell'articolo di Ezio Pasero ("Meglio da voi che in un carcere israeliano") il giornalista intervista i famigliari dei tre terroristi palestinesi presenti in Italia. Pasero afferma, a proposito di uno dei tre: "Mohammed Said Atallah 23 anni trascorsi nell'inferno di Deishe (campo profughi di Betlemme) un posto che basta a spiegare perchè uno decide di fare il terrorista". Pasero omette di scrivere e di spiegare ai suoi lettori che i campi profughi nella West Bank e a Betlemme non li hanno costruiti gli israeliani per confinarci i palestinesi ma altri "fratelli arabi" e cioè i giordani che fino al 1967 esercitavano la sovranità sulla West Bank ma questo "piccolo particolare" a Pasero non interessa visto che a lui preme dimostrare il vecchio e trito teorema israeliani=cattivi e palestinesi=Buoni. Pasero continua scrivendo del padre di Atallah affermando: "da quando due anni fa gli israeliani avevano sparato a suo padre Said Salem portandogli via un occhio, lui aveva deciso di entrare nei Tanzim, la milizia armata di Al Fatah". Anche qui Pasero commette una grave omissione dimenticando di scrivere nel suo articolo che i terroristi palestinesi usano mischiarsi alla popolazione civile palestinesi e che il ferimento di cui è stato oggetto il padre di Atallah può essere stato un incidente dal momento che le varie organizzazioni terroristiche palestinesi usano i loro stessi civili come "scudi umani"; inoltre Pasero sembra preoccuparsi solo dei palestinesi mentre non spende una sola riga riguardo ai civili israeliani costantemente attaccatti dai kamikaze palestinesi di Hamas e di Tanzim (l'ultimo attentato è di due giorni fa). Forse per Pasero il sangue di un palestinese vale di più di quello di un israeliano?
Sempre a pag. 6 nell'articolo di Eric Salerno ("Kamikaze in Israele decine di vittime") è scritto: "un altro kamikaze ancora vittime e la probabile rappresaglia" qui in puro stile politically correct filo-palestinese, Salerno non si preoccupa delle vittime israeliane di quest'ennesimo attentato ma solo della "rappresaglia" che eventualmente farà Israele; Salerno continua affermando che: "l'esercito riprende gli assassini mirati di militanti palestinesi" anche qui Salerno fa la solita disinformazione non si tratta di "assassini miriati di militanti" ma dell'eliminazione di pericolosi e fanatici terroristi.
Su La Stampa del 23 maggio a pag. 2 nell'articolo di Aldo Baquis ("Kamikaze in Israele Tank nei Territori") si afferma che: "qattro persone sono morte ieri in un attentato suicida palestinese.......................................................................... ......................Poco prima a Nablus, in Cisgiordania, quattro palestinesi erano rimasti uccisi da proiettili sparati da un carro armato israeliano. Fra le vittime, un leader dell'intifada Mahmud Titi". Baquis fa della pericolosa disinformazione mettendo in relazione l'ennesimo attentato contro Israele con la politica di autodifesa attiva di Israele per contrastare il terrorismo palestinese; non c'è nessun legame fra la morte di Titi (che non era un leader o un "miltante" come scrive Baquis ma un TERRORISTA) e l'ennesimo attentato terroristico palestinese contro dei civili israeliani e questo perchè i terroristi palestinesi avrebbero colpito lo stesso per uccidere dei civili israeliani inermi.
Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com a scrivere alla redazione della Stampa e del Messaggero per esprimere il proprio dissenso rispetto a questi articoli. Cliccando sul link sottostante si aprirà una mail pronta per essere compilata e spedita.