I lettori di Informazione Corretta conoscono l'enorme potenzialità che può avere una fotografia rispetto al testo di un articolo. Quest'ultimo può essere letto oppure no. L'immagine la vedono tutti. Abbiamo fatto una breve rassegna critica delle fotografie che il Corriere ha ritenuto di pubblicare negli ultimi giorni. Ai nostri lettori l'invito a spedire una bella e-mail al quotidiano milanese con opportuni commenti. E - perchè no - qualche e-mail anche a Paolo Mieli alla sua molto seguita rubrica.
LE FOTO DEL CORRIERE

lunedì 24.6
carrista israeliano controlla il cannone di un tank

martedì 25.6
1. serie di disegni che mostrano come gli israeliani procedono alle eliminazioni mirate
2. soldato israeliano "tiene a bada dei palestinesi fermati a Ramallah" (in realtà il soldato ha due palestinesi di fronte e tutti gli altri alle spalle; alcuni palestinesi sorridono, uno ride)
3. due "miliziani" palestinesi della guardia del corpo di Ahmed Yassin. Passeggiano. Praticamente innocui
4. foto (piccola) delle mani di due israeliani posate sul corpo, avvolto in un drappo con la stella di David, di un parente ucciso. Niente volti sofferenti

mercoledì 26.6
1. la foto, apparsa su tutti i giornali, del palestinese controllato al posto di blocco
2. foto di Arafat
3. una donna palestinese disperata di fronte alla macerie della sua casa distrutta dagli israeliani
4. soldato israeliano in partenza per le operazioni in Cisgiordania saluta la fidanzata
5. Peres con alcuni ufficiali controlla i lavori per la costruzione del muro

giovedì 27.6
1. di nuovo la foto di ieri del palestinese al posto di blocco
2. un altro palestinese a un posto di blocco, che provocatoriamente si abbassa i calzoni per mostrare di non avere esplosivi

In conclusione: i palestinesi sono quasi tutti civili, tutti vessati dagli israeliani, e anche se sono "miliziani" sono innocui. Gli israeliani sono quasi tutti militari, tutti cattivi.
Forse qualcuno soffre, ma il suo viso non ci viene mostrato.

ll Corriere della Sera di oggi si è anche dimenticato di informarci che il Belgio ha respinto la richiesta di processare Sharon per i fatti di Sabra e Chatila.




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