L'Unità confonde la causa con l'effetto
non è l'uccisione di uno dei leader di Hamas a porre fine alla tregua
Testata:
Data: 22/08/2003
Pagina: 9
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Ucciso capo di Hamas. Tregua addio
Il titolo scelto dal nostro giornalista è assai indicativo di quello che è il tono generale dell’articolo: "Ucciso capo di Hamas. Tregua addio" ovvero "Poichè Israele ha ucciso un capo di Hamas, la tregua è sfumata" ovvero ancora "Israele dimostra ancora di non volere la pace e fa sfumare la tregua".

Il giornalista insomma confonde la causa con l’effetto: la causa della fine della tregua (ammesso che vi sia mai stata veramente una tregua da parte delle organizzazioni terroristiche) non è l’uccisione di uno spietato terrorista ma il massacro di civili israeliani avvenuta due giorni fa a Gerusalemme (attentato organizzato proprio da quel capo di Hamas). La fine della tregua è da imputare all’azione spietata dei terroristi palestinesi, non alle azioni dell’esercito israeliano volte a difendere i propri cittadini.

De Giovannangeli non vede invece le cose sotto questa luce e arriva a mettere quasi in dubbio che il capo terrorista ucciso fosse veramente poi così pericoloso:

Uno dei leader di Hamas accusato dal governo di Tel Aviv




Governo di Gerusalemme, magari




di aver pianificato proprio l’attentato del bus di Gerusalemme anche se, secondo fonti palestinesi



le quali sono le uniche che interessano al nostro giornalista, le uniche che ai suoi occhi hanno credito



veniva considerato, all’interno del suo gruppo, un "moderato".
Ismail Abu Shanab era un moderato! Bisognerebbe riflettere però come mai Israele si sia data tanta pena per individuare un moderato innocente quando invece avrebbe potuto colpire il vero responsabile della strage di Gerusalemme… sono proprio strani questi israeliani…

Ma il culmine il nostro giornalista lo raggiunge sostenendo non solo che questa "rappresaglia" israeliana ha colpito una persona innocente e che l’unico suo effetto è stata quello di stroncare la tregua, ma lo raggiunge arrivando persino a dire che se Israele avesse atteso ancora un po’ finalmente l’Anp avrebbe smantellato le organizzazioni terroristiche

I carri armati israeliani cingevano d’assedio le cittadine palestinesi proprio mentre il presidente dell’Anp, Yasser Arafat, si piegava all’ultimatum di Abu Mazen: sì ad un giro di vite contro i vari gruppi terroristici palestinesi


Israele è proprio sfortunata... ah, se avesse aspettato ancora un po’! Ah, se non si fosse lasciata impressionare dal fatto che un kamikaze ha massacrato bambini nel cuore stesso del suo stato, a Gerusalemme! Ah, se avesse avuto più pazienza... Yasser Arafat stava decidendo di dare un giro di vite contro i terroristi... l’ironia della sorte...
L’accordo siglato dall’Anp prevede, tra le altre cose, misure per distruggere le infrastrutture terroristiche


L’Anp aveva avuto tutto il tempo di smantellare le strutture terroristiche e se avesse voluto veramente farlo, probabilmente l’attentato di Gerusalmme non ci sarebbe stato: il fatto che ora sostenga che "stava per farlo" se non fosse stato per la rappresaglia israeliana che ha rovinato tutto" lo troviamo grottesco. Ma De Giovannangeli ci crede...
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