Cose già viste e sentite
Piero Fassino ci riprova ma è solo aria fritta
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Data: 18/07/2003
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: Cose già viste e sentite
Piero Fassino ha scritto un articolo pubblicato su l'Unità di venerdì 18 luglio in prima pagina. L' occasione era l'apertura della Conferenza dell'Internazionale Socialista a Roma, dedicata alla transizione democratica in Iraq e al conflitto israelo-palestinese.
Fassino, da politico navigato, sa molto bene come esprimere molti concetti senza in realtà dire nulla.
Che senso ha per esempio scrivere "Israele non è riuscita ad ottenere una vera e stabile sicurezza per sè e i propri cittadini opprimendo i palestinesi con il suo esercito. I palestinesi non sono riusciti con l'uso della violenza e del terrorismo a strappare nulla a Israele" ?
Israele non occupa i territori palestinesi perchè è un paese aggressivo e militarista. E' in quei territori esattamente per lo stesso motivo per cui ha fatto cinque guerre contro il mondo arabo: per difendersi. L'occupazione è una diretta conseguenza delle guerre e del terrorismo.
Se Fassino non riconosce questa elementare verità è inutile che scriva poi tante ovvietà. Ne abbiamo lette fin troppe sui giornali - e ascoltate da politici - per non ritenerle per quello che valgono: aria fritta.
L'ambiguità - quando va bene - continua a contraddistinguere la sinistra. Che si tratti di Israele e Palestina, della guerra di liberazione dell'Iraq, i giudizi su Bush e Blair, l'assoluta mancanza di critica nei confronti dell'Europa, la continua riverenza verso Arafat (il vero ostacolo alla pace), l'accettazione acritica del pacifismo con il conseguente sostegno di Saddam.
Insomma, una sequela di errori storici che portano alla mancanza di un progetto credibile sul conflitto israelo-palestinese. Fassino non è che l'ultimo segretario DS in ordine di tempo a dire banalità. Crede così facendo di non scontentare nessuno. Forse ci riesce pure, in Italia. Certamente non in Israele.