Per una volta bisogna proprio ammetterlo: bravo De Giovannangeli.

Non minimizza, non falsifica, non identifica nella politica di Sharon le cause di tutti i mali del Medio Oriente.

Israele piange Noah Leibovich, la bambina di sette anni uccisa l’altra notte da un commando terrorista palestinese che ha aperto il fuoco contro la vettura in cui la piccola viaggiava assieme alla sorellina di 5 anni, ferita gravemente, al nonno e ai suoi genitori.

Il giornalista parla addirittura di "commando terrorista palestinese" e non, come al solito, di "milizie" o "milizie integraliste". Chiama le cose con il suo nome: terroristi, terroristi.

Non solo, il giornalista riporta anche un’intervista al consigliere di Sharon, Zalman Shoval, in cui viene giustamente espresso l’orrore per l’ennesimo attentato terroristico e la preoccupazione oggettiva che l’Anp non sia in grado (o non voglia) fermare l’attività di queste organizzazioni terroristiche.
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