Hamburger e Fesserie
Romagnoli scrive bene, peccato che non sappia la storia
Testata: La Repubblica
Data: 04/06/2003
Pagina: 6
Autore: Gabriele Romagnoli
Titolo: Hamburger,dollari,bandiere così l'Egitto diventa Texas
Un bel titolo solleticante, per un articolo che si definisce di colore, che
si occupa cioè della descrizione di un ambiente e di fatui ed inconsistenti
cose che galleggiano attorno all' evento centrale, del quale ci si occupa
invece altrove (due pagine fitte).
Eppure, anche qui si è infilata la politica, o per lo meno quel che l'
autore dell' articolo ritiene sia una acuta osservazione politica.
Descrivendo lo schieramento di forze di sicurezza che si occupano del
vertice di Sharm el Sheikh, e che lungo la strada che dall' aeroporto all'
albergo sono schierate con la schiena rivolta alla strada e lo sguardo verso
il deserto, Romagnoli scrive che questi "uomini della sicurezza, in
borghese, stanno in piedi sulle dune, scrutando cielo e deserto: da lì, già
una volta, nel 67, i nemici arrivarono a sorpresa".
Ma allora, quando gli israeliani arrivarono a Sharm, si trattò di una
aggressione a sorpresa? Ma guarda, e noi che eravamo convinti si fosse
trattato di una guerra di difesa, combattuta per la sopravvivenza dello
stato d' Israele aggredito dall' Egitto...
A Romagnoli ed a tutti gli altri valenti cronisti che non hanno speso una
parola per ricordarlo vogliamo dire che:
1) Sharm el Sheikh fu la miccia che fece esplodere quella guerra, perché da
qui fu attuato dall' Egitto , in violazione delle norme internazionali e dei
trattati firmati, il blocco dello Stretto di Tiran che avrebbe dovuto
strangolare Israele
2) Israele conquistò con Sharm el Sheikh tutta la penisola del Sinai, vi
creò infrastrutture, strade, porti, aeroporti, vi scavò pozzi di petrolio
che avrebbero reso lo stato indipendente dal punto di vista energetico, e
restituì tutto all' Egitto non appena l' Egitto si dichiarò pronto a firmare
un trattato di pace.
Ecco, caro Romagnoli, l'Israele "nemico" dell'Egitto!


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