Gli ospiti di Arafat
ottima informazione dal Riformista
Testata:
Data: 16/05/2003
Pagina: 3
Autore: Aldo Torchiaro
Titolo: In casa di Arafat i 16 most wanted
C'è un impedimento molto pesante alla Road Map che Sharon e Abu Mazen stanno valutando insieme. Un incidente di percorso che potrebbe rivelarsi insidioso. Tsahal avrebbe individuato definitivamente il "gruppo di fuoco" del terrorismo palestinese, attualmente rifugiato a Ramallah, sotto la protezione dell'anziano leader dell'Anp, che anche in questo frangente non sembra affatto volersi fare da parte. Sharon attacca ancora con forza il suo nemico storico e punta il dito contro la gang band che sarebbe sua ospite. La lista dei sedici wantedè stata resa nota dall'agenzia stampa Debka, legata all'intelligence militare interno, lo Shin Bet. I sedici sarebbero stati individuati con precisione sulla base di attente ricostruzioni, filmati e deposizioni raccolte e analizzate dagli esperti militari di Sharon. Il problema è che attualmente il gruppo si trova all'interno della Mukata, il quartier generale di Arafat, probabilmente nel bunker sotterraneo che sottosta all'edificio blindato. L'anziano presidente palestinese difende i suoi protetti ad oltranza: «Sono uomini della mia sicurezza personale, nessuno ha l'autorità per arrestarli», ripete.
Sono nella lista: Oni Khilo, detto 'Abu Ayad', un alto ufficiale dell'Intelligence palestinese (mandante di due sanguinosi attacchi kamikaze), Mahmoud Damra, il solo ufficiale di Forza 17 - la Guardia Presidenziale di Arafat - presente tra i ricercati da Israele, il colonnello Tawfiq Tirawi, Ali Barghuthi, Ali Darwish, detto "Abu Nawras", Ahmad Al-Am, Mohammad Shawish, Khaled Shawish, Kamel Ghanam e Mohamad Ghassan Sheikh - questi due membri di Forza 17 -, Mouzid Sawaftah, Ramzi Oubeida, Mohamad Rahal, Rafat Maarouf, Tareq Kondah, Dawoud Al-Haj e Shadi Saida. I loro nomi sono legati alla pianificazione, al supporto, al finanziamento di circa trentadue episodi terroristici negli ultimi 36 mesi. Alcuni dei miliziani potrebbero essere esecutori materiali di singoli omicidi, ma su questo dato esiste ancora il segreto militare. Visto che perdura il rifiuto di Arafat nel permettere l'arresto di questi ricercati, si rischia di tornare al clima infuocato che condusse, nel dicembre 2001, all'accerchiamento della Mukata e all'isolamento dello stesso presidente. Il quale è peraltro in via di delegittimazione anche da parte degli Stati Uniti. Da un mese la diplomazia americana ha stabilito lo "scavalcamento" di Arafat, e lo stesso Colin Powell, impegnato in un tour de force negoziale in tutta la regione, ha confermato di non avere altro referente a Ramallah oltre al neoeletto Abu Mazen.
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