Televideo scrive:
"Dopo tre mesi di apparente calma a Betlemme è tornato l'assedio israeliano.
I carri armati, in risposta all'attentato palestinese di ieri nel quale sono stati uccisi 11 israeliani, hanno rioccupato la città arrestando 20 sospetti terroristi. "
Gli abitanti di Betlemme possono ringraziare il kamikaze se tornano ad avere problemi. Singolare il confronto tra l'attentato e la rioccupazione della città. Quando si parla di esercito che occupa una città con i carri armati , si pensa subito ad un esercito che compie una strage di persone: invece la strage è stata compiuta dall'attentatore (11 morti) e i soldati israeliani hano arrestato degli indiziati, ma nessuno è morto.
"Circondata la Basilica della Natività dove lo scorso aprile si rifugiarono 200 palestinesi per sfuggire alla cattura."
Dato che è già successo che i palestinesi hanno fatto irruzione armati dentro la Basilica, gli israeliani vogliono evitare che capiti una seconda volta.
"Tensione anche in Gisgiordania, dove nel campo profughi di Jenin è stato ucciso un ufficiale dell'Agenzia Onu per gli aiuti ai rifugiati (Unrwa) durante un' operazione dei militari israeliani."
Il giornalista non è informato bene sulla questione dei profughi. L'Onu ha due agenzie che si occupano di rifugiati: la prima è l'UNHCR che si occupa dei rifugiati in genere, la seconda è l'UNWRA che si occupa dei rifugiati palestinesi. Un'altra differenza è che, solo per i rifugiati palestinesi vengono considerate anche le nuove generazioni, cosicchè i rifugiati palestinesi sono gli unici al mondo che aumentano di numero. Così succede che, mentre nel 1948 i rifugiati palestinesi ammontavano ad 150MILA persone, oggi (considerando i figli e i nipoti) sono circai 4 milioni.
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