Testata: Data: 21/11/2002 Pagina: 1 Autore: Angelo Pezzana Titolo: Il TG1 impari dal TG5
TG1 e TG5 delle ore 20 del 21.11.2002, giorno dell'ennesima strage a Gerusalemme. Paolo Longo racconta l'accaduto, ma il tono è distaccato, potrebbe raccontare qualunque altro accadimento, anche una corsa di cavalli, non cambierebbe. Non è mancanza di emotività. Come sempre con Longo, a lui interessano di più le reazioni di Israele, raccontare che siamo in clima elettorale, quindi Israele mostrerà i muscoli. I sopravvissuti che urlano terrorizzati, madri incinte che muoiono accanto ai loro bambini, sangue e carni bruciate dappertutto, niente, per Longo quello che conta è la reazione che si annuncia tremenda, così che il pensiero dei telespettatori non va alle vittime ma ai palestinesi che dovranno subire la vendetta di Sharon e Netaniahu. Di tutto altro genere il commento di Alessandro Gilardini, al quale va il nostro rispetto per la professionalità che ha dimostrato nel raccontare la tragedia. Senza spettacolarismi, semplicemente facendo vedere le immagini di quello che era accaduto e raccontando con parole semplici e sincere l'orrore che aveva davanti. Promemoria per Paolo Longo: si faccia mandare la cassettadel TG5 da Enrico Mentana e studi come si fa il giornalista corretto. La stessa cassetta invitiamo il direttore del TG1, Clemente Mimun, a farsela spedire dal TG5. Vedrà come il suo "giornalista" Paolo Longo rispetta i suoi telespettatori. A Momun vorremmo anche dire qualcos'altro. Se lui leggerà queste righe, può darsi che ci legga nel pensiero.
P.S. A rincarare la dose, su Uno Mattina ore 7 del 22.11.2002, sempre Paolo Longo in diretta da Gerusalemme, richiamandosi alla strage dell'autobous, non ha fatto altro che usare frasi del tipo: "carri armati con i motori accesi", "i motori che rombano" ecc., tanto per ricordare ai telespettatori che la vera preoccupazione non sono i terroristi palestinesi, ma la reazione di Israele.