"Un'esortazione a proseguire gli attentanti suicidi contro obiettivi israeliani è arrivata da un dirigente di Hamas, Abdel Aziz al-Rantissi"
Questa dichiarazione di Rantissi è praticamente una incitazione all'omicidio indiscriminato nei confronti di civili innocenti ed è, come stabilito da Amnesty International, un'esortazione a compiere atti criminali.
Stupisce anche il fatto che, mentre Rantissi auspica che altri ragazzi palestinesi si tolgano la vita, sua moglie ha dichiarato, qualche tempo fa, di aver provveduto a mandare suo figlio all'estero proprio per evitare che potesse diventare a sua volta un kamikaze. Sostanzialmente il motto dei coniugi Rantissi è: armiamoci e partite.
"La grande maggioranza del popolo palestineseha detto il dirigente di Hamas è favorevole a questi attacchi, perché la resistenza è l'unica via per la liberazione."
A parte il fatto che, un capo dovrebbe trasmettere dei valori più positivi al suo popolo, Rantissi inquina il concetto di resistenza. Qualsiasi movimento di resistenza ha sempre compiuto azioni di guerra, ma non di guerra "comoda e vigliacca" nei confronti di ragazzi che vanno a scuola o di donne che vanno al mercato, ma contro soldati, che sono in grado di reagire armati. E' singolare che il giornalista di Televideo non chiarisca questi concetti: in questo modo è come se avallasse le dichiarazioni del capo di Hamas.
"La dichiarazione di al-Rantissi è giun ta poco dopo l'attentato suicida di stamane a Gerusalemme, che non è stato ancora rivendicato."
Si tratta quindi di una dichiarazione "a caldo", quindi spontanea, che riflette il pensiero più intimo di chi la compie. In quanto a mancata rivendicazione, anche se l'esecutore materiale non è membro di Hamas, ha ricevuto comunque il suo beneplacito.
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