La dose quotidiana di faziosità
Il solito tentativo dell'Unità di mettere in dubbio le affermazioni di parte israeliana
Testata:
Data: 21/11/2002
Pagina: 14
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Arafat apre a Mitza: sulle orme di Rabin
L’articolo si apre con una frase di Arafat che il giornalista preferisce non commentare sebbene metta in evidenza ancora una volta il suo atteggiamento falso e voltagabbana.
"Siamo pronti a lavorare con chi dirige il partito laburista e tendiamo una mano per arrivare alla pace dei coraggiosi."
Di quale coraggio parli il leader palestinese che in questi due anni ha saputo solo incitare i giovani palestinesi a farsi a pezzi per sterminare quanti più israeliani possibile è arduo da capire!
"Spero che Mitzna segua le orme di Rabin e completi l’opera da lui avviata."
E noi speriamo che Arafat non prosegua quanto ha "avviato" con Barak che, ricordiamo era il leader laburista, che gli ha offerto più di qualsiasi altro leader israeliano e che lui ha ripagato scatenando la nuova Intifada.

L’articolo prosegue poi con una disamina delle vicende politiche interne al Likud.

Ma se il lettore pensa di non leggere le solite quotidiane faziosità si sbaglia di grosso.

Come è consuetudine di De Giovannageli l’ultima colonna dei suoi articoli è dedicata alle scorrettezze e alla disinformazione.

"Le schermaglie politiche fanno da sfondo ad una violenza inarrestabile."
Vorremmo suggerire al nostro giornalista di cambiare ogni tanto l’incipit delle sue faziosità: un po’ di fantasia non guasta! Certo che nei paesi arabi (o alla corte di Arafat) le "schermaglie politiche" non esistono. In Israele sì. L'avrà notata la differenza De Giovannangeli ?
"Nei Territori, continua il quotidiano stillicidio di morti, con un bilancio di sei palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore."
Uccisi perché? Cosa stavano facendo? Violavano il coprifuoco? Sono stati trovati con armi ed esplosivo? Oppure i soldati israeliani ogni tanto girano per le strade della Cisgiordania ed ammazzano qua e là dove capita?
"Un adolescente di 15 anni, Omar Al-Qudsi, è ucciso in mattinata a Tulkarem mentre – secondo fonti militari israeliane – stava lanciando una bottiglia incendiaria contro i soldati che pattugliavano la zona."
L’inciso – "secondo fonti israeliane" – non è casuale, ma è il solito reiterato tentativo di mettere in dubbio le affermazioni di parte israeliana.
"Nel vicino villaggio di Illar, un palestinese di 33 anni, Hazem Abdellativ, viene dilaniato da una misteriosa esplosione."
Cosa c’è di misterioso in un’esplosione? Evidentemente stava preparando un ordigno!
"La scia di sangue si estende dalla Cisgiordania alla Striscia di Gaza, dove due miliziani palestinesi"
Terroristi palestinesi
"Sono stati uccisi all’alba dopo un fallito tentativo d’infiltrazione nell’insediamento ebraico di Kfar Darom,"
forse volevano farsi una gita!
"Mentre in serata due adolescenti sono stati colpiti a morte dal fuoco dei soldati israeliani vicino all’altro insediamento di Netzarim."
Perché? Per pura cattiveria dei soldati israeliani? Il giornalista non lo spiega ed il lettore è "libero" di farsi una sua opinione, opportunamente orientata però!
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