Radio Islam
Un' immonda campagna di odio promossa da Radio Islam
Testata:
Data: 18/11/2002
Pagina: 1
Autore: la redazione di Informazione Corretta
Titolo: Radio Islam
http://www.abbc.com/islam/italiano/index.htm


Se siete cardiopatici, non visitatelo; se soffrite di ulcera, non visitatelo; se siete deboli di stomaco, non visitatelo. Se non soffrite di alcuna delle suddette patologie, e siete in compenso dotati di una discreta dose di masochismo, date un'occhiata a questo immondezzaio - con tutto il rispetto per le immondizie che, se ben utilizzate, possono anche produrre energia.
Il sito si apre così (con un'affermazione, tanto per cambiare, rubata a un ebreo):

"No hate. No violence
Races? Only one Human race"
Da ciò che segue dobbiamo dedurre che, come i paria sono "fuori casta", così gli ebrei devono essere "fuori razza", fuori della razza umana cioè, forse molluschi, forse protozoi, chissà ... Infatti:
"Radio Islam è un'associazione apolitica, che agisce per promuovere maggiori e migliori relazioni tra l'"occidente" e il mondo arabo e islamico.
Radio Islam è contro tutti i tipi e forme di razzismo, contro ogni discriminazione basata sul colore della pelle, la fede religiosa e il gruppo etnico.
Perciò Radio Islam è contro il razzismo ebraico verso i non-ebrei e gli obiettivi del sionismo internazionale.
Il sionismo internazionale, oggi, costituisce l'ultima ideologia razzista ancora vivente e lo stato sionista d'Israele l'ultimo luogo rimasto di "apartheid" nel mondo.
Israele costituisce, per la sua sola esistenza, una completa provocazione ad ogni principio, regola e legge internazionale, e il razzismo ebraico una violazione di ogni etica e morale conosciuta dall'uomo."
Ecco: il sito si è presentato, e tutto ciò che contiene è esattamente ciò che possiamo aspettarci da queste premesse: un distillato di odio antiebraico, oltre che antiisraeliano, e la solita montagna di falsità per "motivare" tanto odio. Si va dai Protocolli (il cui contenuto è "confermato" dal fatto che effettivamente gli ebrei hanno il mondo in mano) alla negazione dell'Olocausto e a tutto il solito armamentario.
Riportiamo un ameno capitolo di questo sito:

"Quando i ladri, gli ipocriti e i traditori governano un paese…

Quando le libertà sono derise…

Quando il tradimento regna…

Quando la corruzione, la decadenza e l'ingiustizia diventano sistemi di governo…

E quando le bocche sono imbavagliate…"
Di quale paese stiamo parlando? Dell'Autonomia palestinese? Dell'Iraq? Dell'Arabia Saudita? Non esattamente ... Continuiamo a leggere:
"Allora, non ci resta che fare ciò che Khalid al-Islambuli ed i suoi fratelli hanno fatto.

Khalid al-Islambuli, la lancia del popolo contro la fonte del tradimento, il tuono potente della collera dei diseredati e dei sottomessi.

Martire, egli è simile a una luce nelle tenebre del silenzio e della viltà, il grido della verità in faccia ai tiranni ed ai corrotti dittatori che infettano questo mondo.

Gloria a te per il giorno in cui hai lanciato il primo colpo contro il petto del despota traditore; rovesciando il suo trono hai vendicato l'Egitto e tutti i musulmani.

La pace sia su di te il giorno in cui, esercitando il tuo sacro dovere, moristi Martire. Il tuo supremo addio è un invito a pensare e giunge nel più profondo della terra…

I "grandi" sono "grandi" perché tutti gli altri sono in ginocchio!"
E godiamoci questo delizioso refuso:
"Laviamoci in piedi!"
Chiaro dunque? Si sta parlando dell'Egitto che ha osato concludere la pace con Israele. E che cosa ha fatto questo grande martire, questa luce nelle tenebre, questo tuono potente di fronte al quale dobbiamo tutti "lavarci" in piedi? Ma è chiaro: ha ucciso il traditore Sadat!

Sconsigliamo caldamente di inviare e-mail di protesta al sito: sappiamo perfettamente di che cosa è capace questa gente, e chi scrive lo sa anche per esperienza personale. Suggeriamo piuttosto di scrivere ai propri giornali di riferimento denunciando questa immonda campagna di odio, questa diffusione di notizie false, questa autentica associazione a delinquere.

http://www.abbc.com/islam/italiano/index.htm