Mohammed Naefa: un arabo amico degli europei
Il mandante della strage del kibbutz Meretz: un uomo molto noto alle diplomazie europee
Testata: L'Opinione
Data: 15/11/2002
Pagina: 3
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: ERA AMICO CON GLI UFFICIALI DELL'UNIONE EUROPEA IL MANDANTE DELLA STRAGE DEL
In seguito alla strage nel kibbutz, riportiamo un articolo di Dimitri Buffa pubblicato il 15 novembre 2002 sull'Opinione, a titolo di esempio per una informazione corretta.
Il principale indiziato come mandante della strage del kibbutz Meretz,
Mohammed Naefa, era un uomo molto noto alle diplomazie europee che erano
andate anche a visitarlo in carcere a Ramallah . Convincendo poi le autorità
israeliane a rilasciarlo. Mentre l'uomo identificato come lo sparatore,
Sihran Sihran di 19 anni, sarebbe un lontano e omonimo parente
dell'assassino di Robert Kennedy, condannato al carcere a vita nel 1968 .
Entrambi provenienti dal campo rifugiati di Tulkarem sono adesso nella
lista dei terroristi top wanted da Tsahal, l'esercito israeliano.
La figura più inquietante però rimane quella di Naefa, uomo che in passato
aveva anche ricevuto soldi direttamente per ordine di Arafat come provano
alcuni documenti sequestrati durante l'operazione "muro di difesa" (Homat
Maghen) dello scorso marzo.
Non solo, secondo fonti del Jerusalem Post, che chiama in ballo alti
ufficiali di Fatah, l'organizzazione storica di cui è capo Arafat, Naefa,
cui l'altro ieri era stata distrutta la casa dai bulldozer a Tulkarem,
sarebbe stato fatto trasferire e poi contattato in carcere a Ramallah lo
scorso mese di maggio da alcuni alti dignitari dell'Unione europea tra cui
Alastair Cook, che è uno dei diplomatici presenti al Cairo nei colloqui tra
Fatah e Hamas. Ufficialmente tali relazioni pericolose tra la Ue e Naefa
sarebbero state finalizzate a trattative di pace, così come d'altronde è
giustificata la presenza al Cairo di Cook.
Intanto sul sito internet del movimento Al Fatah si sta svolgendo un macabro
forum tra militanti arafattiani. Tema: l'azione al kibbutz Meretz è da
considerare un atto terroristico o un'azione altamente meritoria? Per ora
sembrano prevalere quelli della seconda opzione. Rimane il fatto che se oggi
l'uomo sospettato di avere fatto uccidere tra l'altro una madre con due
bambini piccoli è libero questo lo si deve proprio all'interessamento di
questi strani diplomatici europei la cui unica occupazione sembra essere
quella di liberare quanti più terroristi palestinesi possibili dalle
prigioni israeliane. Spesso garantendo per loro. E ieri alla radio
israeliana non si parlava che di questo.
Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare il proprio plauso alla redazione dell'Opinione. Cliccando sul link sottostante si aprirà un' e-mail già pronta per essere compilata e spedita.
opinione@opinione.it