Ammissione difficile
Anche dopo il sequestro di un delegato della Croce Rossa, è ancora così difficile ammettere che non tutti i palestinesi sono dei santi?
Testata: Televideo
Data: 07/11/2002
Pagina: 155
Autore: un giornalista
Titolo: Israele: sventato attentato suicida.
Televideo scrive:
"Un kamikaze palestinese si è fatto esplodere provocando la morte di un altro palestinese a un posto di blocco israeliano. Ferito un altro arabo".
Due sono le fortune:
1 - Il posto di blocco c'era
2 - L'aspirante suicida non aveva capito bene le istruzioni.
Una, ma grossa, la disgrazia: oltre a lui, altre due persone sono morte.

"L'esplosione è avvenuta presso l'insediamento di Kedumim, vicino a Nablus, in Cisgiordania: il kamikaze ha azionato le bombe quando gli israeliani, insospettiti hanno sparato".
Sempre da Nablus e dintorni, vengono gli assassini. Probabilmente, vistosi scoperto, si è fatto saltare in aria, pensando di uccidere un po' di israeliani, ma gli è andata male.
"Nella striscia di Gaza, a Khan Yunis, un delegato della Croce Rossa Internazionale è stato rapito da palestinesi armati e mascherati".
Sostanzialmente è stato rapito da alcuni delinquenti, ma nessuno sembra aver protestato tanto meno la Croce Rossa. E' così difficile, dover dire che i palestinesi non sono tutti proprio degli angeli?
"Nikolai Panki, tedesco è stato sequestrato mentre distribuiva aiuti alimentare alla popolazione".
E' forse un reato dar da mangiare a chi ha fame? Oppure si ha paura che la gente, con la pancia piena, ragioni meglio e cominci a pensare che questa guerra strisciante non ha senso?
"Finora non è stato chiesto alcun riscatto".
Infatti i palestinesi non vogliono soldi, ne hanno già molti (i capi, beninteso). Forse il prezzo da pagare è di natura politica.
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