Come si "giudica" una democrazia
L’intento dell'Unità di proporre un’immagine negativa di Netanyahu ancor prima di sapere i suoi programmi
Testata:
Data: 07/11/2002
Pagina: 10
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Israele, il duello infinito Sharon-Netanyahu
Esaminiamo alcuni punti dell’articolo particolarmente faziosi:Doveva essere un attentato eclatante per le dimensioni e per il luogo prescelto: l’aeroporto internazionale Ben Gurion.
Tanto per essere sicuri di fare a pezzi non solo ebrei israeliani, ma anche turisti stranieri e più ne morivano meglio era.Doveva essere la risposta dei terroristi palestinesi alla formazione del gabinetto di guerra Sharon-Mofaz.
Primo: non è un gabinetto di guerra, semmai un’alleanza politica.
Secondo: da quando alleanze politiche "scomode" ( per alcuni) scatenano massacri??
Cosa dovrebbero fare allora gli israeliani dinanzi alle alleanze politiche della leadership palestinese?Un kamikaze è stato catturato l’altra notte assieme con due compagni l’altra notte nei pressi dell’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv. L’episodio è ancora circondato da mistero.
Quale mistero? Come se fosse la prima volta che un kamikaze tenta di farsi saltare in aria e l’efficienza oltre che il coraggio delle forze di sicurezza salvano la vita a decine di persone.Il sangue torna a scorrere nella striscia di Gaza: un palestinese viene abbattuto da una guardia israeliana a Rafah Yam una colonia a sud della Striscia dopo che aveva ucciso a sangue freddo due coloni ebrei impegnati in lavori agricoli in una serra.
Anche questo nuovo crimine sarebbe una risposta alle alleanze politiche israeliane? O piuttosto l’ennesima espressione di odio palestinese nei confronti dei propri vicini ebrei?Ed in questo scenario di terrore e di sangue, che si consuma il primo giorno di Netanyahu da neo ministro degli esteri.
Piglio decisionista, consumata padronanza della comunicazione mediatica
Quasi quasi ci ricorda Arafat se il paragone fra un capo terrorista e un ministro israeliano non fosse irrispettoso per quest’ultimo. Del resto si percepisce chiaramente che l’intento del giornalista è di proporre un’immagine tutt’altro che positiva di Netanyahu.Bibi annuncia di essere intenzionato ad ingaggiare battaglia per assicurare ad Israele il sostegno dell’opinione pubblica.
In effetti ci vuole proprio una "battaglia" per far sì che l’opinione pubblica smetta di "parteggiare" per i poveri palestinesi oppressi.
L’augurio è che Netanyahu ci riesca!I nostri nemici aggiunge sono riusciti ad inculcare nella Comunità internazionale la menzogna secondo cui essi avrebbero ragione pur continuando costantemente ad ucciderci. Ma gli aggrediti siamo noi.
Verissimo! Il giornalista però evita di commentare questa affermazione, probabilmente non coincide con la sua opinione. Ed infatti aggiunge:Nelle sue prime esternazioni, Netanyahu non è venuto meno alla sua fama di falco. Con un occhio puntato alla sfida, tutt’altro che dimessa, con Ariel Sharon per la leadership del Likud, Bibi annuncia che il tracciato elaborato dal presidente Bush (che prevede fra l’altro la costituzione di uno stato palestinese entro il 2005) non sarà esaminato per il momento in Israele, perché all’orizzonte si stagliano sfide di vario tipo, come la guerra in Iraq nel contesto della lotta internazionale al terrorismo.
E come la lotta quotidiana, interna al paese, contro un terrorismo disumano che se non fosse per l’efficienza dei sistemi di sicurezza israeliani e per la prontezza delle forze di polizia avrebbe provocato molti più morti.
La costituzione di uno stato palestinese non può essere al momento una priorità per Israele.La campagna elettorale israeliana e un eventuale attacco all’Iraq, denuncia il ministro dell’ANP Saeb Erekat, rappresentano una combinazione estremamente pericolosa, poiché l’attuale esecutivo dello Stato ebraico potrebbe fare di nuove violenze e nuove occupazioni il suo cavallo di battaglia.
Il ministro Erekat evidentemente non è "abituato" a vivere nelle democrazie e spara veleno sull’unica democrazia del Medio Oriente.
Nel suo governo peraltro non eiste neppure la remota possibilità di una campagna elettorale "regolare".Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione de L'Unità. Cliccando sul link sottostante si aprirà un' e-mail già pronta per essere compilata e spedita. lettere@unità.it