L'informazione italiana, l'informazione estera
Testata:
Data: 24/09/2002
Pagina: 13
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Fallisce il negoziato. Arafat ancora prigioniero
L’articolo si contraddistingue per una evidente sproporzione fra lo spazio dedicato alla notizia dell’assedio al quartier generale di Arafat – che occupa tre colonne e mezzo - e le quattro righe riservate all’ennesimo episodio di sangue che ha visto coinvolto un israeliano di 50 anni.

Altre informazioni vengono addirittura omesse.

Nella prima parte dell’articolo De Giovannageli si sofferma a lungo sulla situazione di Arafat

"relegato a forza in quattro stanze di ciò che resta di un quartier generale ridotto a un cumulo di macerie.
Mancano cibo acqua e medicine, mentre gli israeliani stanno circondando l’ufficio con il filo spinato.
"Sono praticamente rinchiuso in una prigione militare" confida Arafat in un colloquio telefonico con il ministro degli esteri iraniano. Un prigioniero che non capitola."

L’articolo si snoda per tre lunghe colonne che non riportiamo in quanto molto simili agli articoli già pubblicati da De Giovannangeli nei giorni scorsi: un omaggio ad un leader "ingiustamente" assediato dal "terribile" esercito israeliano.

Evidenziamo invece il punto nel quale il giornalista riferisce dell’omicidio di un israeliano di 50 anni. La notizia è riportata in maniera volutamente faziosa.

"La politica del governo Sharon contro Arafat, sottolinea Kofi Annan, è una politica da bancarotta che fomenta gli estremismi e non porrà mai fine alla violenza."
La vera politica da "bancarotta" è quella di Arafat contro il suo stesso popolo al quale ha negato la possibilità di avere uno stato e contro gli israeliani che continuano a morire per mano palestinese.
"Una violenza che anche ieri ha lasciato sul terreno una scia di sangue."
Non solo palestinese..
"In serata un israeliano di 50 anni è stato ucciso e altri cinque compresi due bambini sono rimasti feriti in un agguato palestinese nei pressi della Tomba dei patriarchi a Hebron affollata da fedeli ebrei per la ricorrenza della Festa dei tabernacoli."
L’informazione finisce qui.

Dobbiamo leggere altri quotidiani per sapere che l’"israeliano" si chiama Shlomo Yitzhak Shapira ha 48 anni è di Gerusalemme ed è stato ucciso quando un terrorista ha aperto il fuoco contro la sua famiglia in preghiera alla Tomba dei patriarchi.
I suoi figli di 12 e 18 anni sono stati feriti in modo grave ed il piccolo Yehoshua è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per le ferite riportate all’anca; gli altri due fratellini sono rimasti colpiti in modo più lieve. Gli attentatori sono riusciti a fuggire mescolandosi alla folla del mercato.

A tutto questo si aggiunge che la scorsa notte alcune bombe a mano sono state gettate contro soldati israeliani a Tulkarem, alcuni colpi di arma da fuoco sono stati sparati ad un posto di blocco all’entrata di Sa-Nur nel nord della Samaria.

Ancora. Ieri mattina una bomba è esplosa vicino ad alcuni soldati di stanza a Jenin..

Nella Striscia di Gaza colpi di arma da fuoco sono stati sparati contro civili nei pressi di Kfar Darom e ad alcuni soldati dell’esercito israeliano vicino a Neveh Dekalim.

Sempre ieri mattina le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato 24 ricercati, due a Jenin, 15 a Burka a nord ovest di Nablus, due a Silwad a nord di Ramallah, uno a Falata nel nord di Nablus e 4 a Tulkarem.

Di queste notizie De Giovannangeli non riferisce nulla. Perché? Perché la violenza è di parte palestinese e quindi è "buona norma" tacerla?

Perché il lettore deve affidarsi a giornali esteri per apprendere le notizie??

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