Testata: Data: 17/09/2002 Pagina: 14 Autore: Umberto De Giovannangeli Titolo: Sabra e Chatila, una tragedia impunita
L’articolo risulta abbastanza corretto anche se poca enfasi è posta sui responsabili materiali di quei massacri e cioè i miliziani falangisti di Eli Hobeika, preferendo sottolineare solo il responsabile indiretto della strage: l’attuale premier israeliano Ariel Sharon. Un altro elemento al quale viene dato poco risalto è che, nonostante nessun soldato israeliano si fosse macchiato di quel sangue, fu costituita immediatamente una commissione (la Commissione Kahan) per stabilire le precise responsabilità, il paese fu lacerato da un profondo dibattito interno, manifestazioni pacifiste percorsero il paese, il tutto mentre le piazze arabe rimanevano mute e deserte. Nessun parola di condanna venne da parte del mondo arabo anche per chi quel massacro materialmente l’aveva compiuto, come pure nessuna offerta di aiuto venne per i rifugiati palestinesi in Libano. Tutto questo avrebbe potuto essere evidenziato maggiormente dal giornalista. Ma ciò che colpisce ancora di più è la fotografia che illustra l’articolo. La didascalia spiega: "La foto del 1982 mostra i corpi dei palestinesi uccisi nel campo profughi di Sabra e Chatila." Uccisi da chi? Perché non aggiungere due semplici parole – dai miliziani falangisti – che lungi dal portare via spazio avrebbero evidenziato immediatamente chi furono gli autori materiali di quella strage. Fornire poche informazioni oppure informazioni imprecise è un modo poco corretto di fare giornalismo.
Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare le proprie opinioni alla redazione de L'Unità. Cliccando sul link sottostante si aprirà un' e-mail già pronta per essere compilata e spedita. lettere@unità.it