L’ottimismo dell’Unità nei confronti delle affermazioni che provengono dal mondo palestinese non ha freni. L’articolo di oggi è un condensato di tutte le "buone intenzioni" espresse da quei "pacifisti" che fanno capo al movimento del presidente palestinese, Al Fatah.Analizziamo alcuni punti per mettere in evidenza i "tranelli" nei quali può incappare un lettore fiducioso."Noi respingiamo e ci impegniamo ad impedire qualsiasi attacco contro civili israeliani. Firmato Al Fatah, il movimento presieduto da Yasser Arafat"
Evviva, ecco l’ennesimo comunicato che, a scadenze periodiche, magari sotto la pressione degli emissari europei in Medio oriente salta fuori. E tutti si precipitano a sottolineare l’importanza di queste affermazioni, specchietto per le allodole dei creduloni.Ma, sorge spontanea una domanda: ci sono voluti 600 civili inermi fatti a brandelli per decidersi "a impedire qualsiasi attacco"? Misteri del mondo palestinese!"Una formula – elaborata nel corso di lunghe consultazioni con emissari europei in Medio Oriente"
che forse, forse senza le consultazioni/pressioni degli emissari mai avrebbe visto la luce"da cui si sono subito dissociati i gruppi islamici"
terroristici"e le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, ritenute una emanazione di Al Fatah"
e con questo si torna daccapo, con buona pace dei vari comunicati "pacifisti"!"Il comunicato fa seguito al discorso pronunciato l’altro ieri da Arafat di fronte al Consiglio legislativo palestinese, nel quale l’anziano raiss aveva ribadito la propria denuncia del terrorismo in tutte le sue forme"
Proprio tutte?"E degli attacchi contro i civili israeliani che pregiudicano la lotta del popolo palestinese."
E per questo e solo per questo vanno condannati!"Ma la seconda giornata dei lavori del Clp non è stata favorevole ad Arafat, costretto a rintuzzare le critiche dei deputati."
In effetti è solo l’Europa che stende un tappeto al passaggio di Arafat e si profonde in inchini ed abbracci. Chi, fra i suoi collaboratori lo conosce non lesina critiche ma l’Europa preferisce adottare la politica dello "struzzo"."Alcuni parlamentari insistono inoltre per costringere Arafat a nominare un primo ministro a tutti gli effetti. Uno dei nomi più gettonati è quello di Abu Mazen, il numero due dell’Olp. Ma in un’intervista al quotidiano Al-Quds ha aggiunto che non intende incontrare il premier Sharon dopo che questi ha affermato di considerare "morti e sepolti" gli accordi di Oslo."
Se Sharon considera morti e sepolti gli accordi di Oslo un motivo ci sarà. Non è per caso che due anni di stragi, attentati kamikaze che hanno provocato più di 600 vittime gli abbiano fatto venire il sospetto che forse la volontà di pace appartiene solo alla società israeliana?"Allo scetticismo di Gerusalemme sul valore della presa di posizione di Al-Fatah"
Evidentemente "Gerusalemme" non è cieco"Fa da contraltare la soddisfazione espressa dall’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’UE, Javier Solana:"
ma dove vive costui e dove è stato in questi ultimi due anni? In un deserto senza televisione né giornali?"La decisione di Al Fatah offre un’opportunità che dovrebbe essere colta da tutte le parti"
Quali "parti"? Quella israeliana è da un pezzo che cerca di cogliere opportunità di pace ma viene regolarmente smentita da una nuova strage ancor più feroce della precedente!"Per ricostruire la fiducia"
Che i kamikaze palestinesi si sono impegnati attivamente a distruggere"Ed in particolare per lavorare in vista della ripresa del dialogo."
Che però dovrà prevedere atti concreti, impegni seri e costruttivi (e non limitarsi a "comunicati") di entrambe le parti.Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare le proprie opinioni alla redazione de L'Unità. Cliccando sul link sottostante si aprirà un' e-mail già pronta per essere compilata e spedita. lettere@unità.it