Notizie Dimenticate
Testata:
Data: 07/09/2002
Pagina: 13
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Capodanno ebraico blindato, l'esercito divide in 3 Gaza
Nell’articolo il giornalista omette notizie molto importanti oltre ad esprimere opinioni discutibili.
"Migliaia di agenti e soldati mobilitati. Posti di blocco moltiplicati. Città trasformate in fortini. E’ all’insegna dello stato di massima allerta che Israele ha vissuto la vigilia del Rosh Hashana, il Capodanno ebraico."
E’ davvero doloroso constatare, ma il giornalista nella sua fredda cronaca pare non accorgersene, che un popolo che ha già tanto sofferto in questi ultimi due anni debba trascorrere questa nuova giornata di festa e di spensieratezza nel timore di essere fatti a brandelli.
"Nei Territori, l’esercito israeliano prosegue intanto senza sosta le sue operazioni militari: in Cisgiordania, due miliziani palestinesi sono stati uccisi in mattinata in uno scontro a fuoco a Jenin"
Perché sono stati uccisi? E’ mai possibile che l’esercito, come pare di leggere fra le righe, spari a caso senza un motivo?
"Mentre nella striscia di Gaza i carri armati di Tsahal hanno bloccato i principali svincoli stradali. I due miliziani, Kamal Silawi e Samir Kandil sono stati uccisi durante un rastrellamento."
La notizia è un po’ contraddittoria: sono stati uccisi in un rastrellamento o in uno scontro a fuoco?
"Nella Striscia di Gaza i soldati hanno bloccato gli svincoli stradali di Netzarim e Gush Katif, mentre a Kan Yunis, al confine con l’Egitto, elicotteri da combattimento hanno bersagliato l’altra notte a colpi di missili aria-terra una fonderia che sarebbe stata utilizzata per produrre munizioni, ma secondo il proprietario venivano invece fabbricati pezzi di ricambio per generatori."
A fronte di questa notizia De Giovannangeli "dimentica" di riferirne molte altre riportate invece da quotidiani stranieri. Eccole:

Nelle prime ore della mattinata truppe israeliane hanno arrestato sei uomini nella città di Deir el Balah nella Striscia di Gaza – fra i quali il capo della Jihad islamica della città, Maher Hader Bashir ed hanno distrutto due palazzi utilizzati per fabbricare bombe.

L’operazione militare è seguita ad un attacco di martedì scorso da parte di miliziani palestinesi contro un tank israeliano nel quale ha perso la vita un soldato ed altri tre sono rimasti gravemente feriti.

A Deir el Balah un palazzo che ospitava quattro laboratori utilizzati per la fabbricazione di mortai e missili kassam è stato distrutto dall’esercito, come pure un ufficio appartenente ad Al-Fatah il movimento che fa capo a Yasser Arafat. Le truppe israeliane vi hanno trovato un potente ordigno esplosivo che poi hanno fatto detonare.

Una domanda s’impone: come è possibile omettere notizie così rilevanti?

"Storie di ordinaria violenza nella martoriata Terrasanta, con un popolo sotto occupazione ed un altro sotto l’incubo permanente di un terrorismo disumano."
E’ un parallelo improponibile.

Se un popolo continua ad essere "sotto occupazione" – anche se il termine non è corretto perché si tratta di territori contesi, non occupati – è per volere della sua leadership che ha ripetutamente rifiutato tutti gli accordi di pace proposti dai leader israeliani preferendo perseguire la strada della violenza, l’altro popolo invece – quello israeliano – senza poter far nulla per impedirlo, si trova a fronteggiare l’odio feroce che il mondo palestinese nutre per tutti gli israeliani e gli ebrei nel mondo e che ha in quel "terrorismo disumano" la sua manifestazione più crudele.

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