Prima la rappresaglia poi la strage
Testata: Corriere della Sera
Data: 01/08/2002
Pagina: 10
Autore: Lorenzo Cremonesi
Titolo: Israele pronto a colpire i leader degli islamici
Questo articolo di Lorenzo Cremonesi è il primo che il lettore si trova a leggere sulla strage avvenuta ieri alla caffetteria dell’università ebraica di Gerusalemme dove hanno perso la vita 7 giovani e più di 30 sono rimasti feriti.

Per conoscere i dettagli dell’attentato bisogna cambiare pagina.

Commentiamo alcuni punti salienti dell’articolo in questione che ancora una volta brilla per la sua faziosità

Via libera all’operazione di rappresaglia militare israeliana in risposta all’attentato di ieri a Gerusalemme
E’ la strage che andrebbe messa in primo piano, non la "rappresaglia"
Come?


Ecco la risposta di Cremonesi
I media israeliani ipotizzavano che durante la notte teste di cuoio dell’esercito avrebbero potuto assassinare alcuni alti quadri politici


alcuni feroci capi terroristici


del gruppo fondamentalista Hamas


del gruppo terrorista Hamas. Ma quanto è difficile scrivere la parola terroristi !!
In effetti i militari israeliani hanno fatto tutto il possibile quanto ad operazioni preventive. Ora potrebbero passare ad azioni di pura vendetta contro personalità in vista del fondamentalismo nei territori occupati, osserva un editoriale che apparirà oggi sul quotidiano Yediot Aharonot
E Cremonesi è completamente d’accordo, infatti prosegue toccando un punto particolarmente caro alla propaganda filo-palestinese:
C’è chi legge in questo senso anche la decisione assunta ieri mattina (prima dell’attentato)
ci tiene a sottolinearlo


dal gabinetto Sharon di esplellere dalla Cisgiordania alla striscia di Gaza uno dei familiari degli attentatori contro un bus di coloni ebrei


israeliani


due settimane fa.

Ne frattempo è guerra delle dichiarazioni a distanza. A Gaza i capi di Hamas


I capi terroristi di Hamas

ripetono che la strage all’università è la risposta diretta al blitz dell’aviazione israeliana nella notte fra il 22 e 23 luglio a Gaza che ha provocato la morte di un capo militare islamico, Salah Shehada
un feroce capo terrorista responsabile della morte di circa 200 israeliani


ma anche di diversi civili, tra cui almeno 9 bambini.

Abdel Aziz Rantisi non lascia spazio ad alcun compromesso. E’ bene che i sionisti se ne tornino da dove sono venuti, se non vogliono avere altre vittime., ha detto alla folla di Gaza in festa alla notizia delle vittime a Gerusalemme

Cremonesi sceglie di non commentare questa gravissima affermazione che peraltro chiarisce, se ce ne fosse ancora bisogno, che al di là delle azioni militari israeliane l’obiettivo di Hamas e di tutte le altre fazioni terroristiche è uno solo: buttare a mare tutti gli ebrei
I gruppi estremisti dimostrano di poter colpire dove e quando vogliono
Perché l’odio che nutrono verso gli israeliani è in perfetta sintonia con la "latitanza" di Arafat di questi ultimi due anni
E Israele sceglie di non rispondere alle pressioni internazionali per alleviare la repressione sulle città della Cisgiordania, impoverite da quasi due mesi di coprifuoco
E Israele sceglie di difendersi come può da feroci attentati che stanno sterminando ogni giorno la sua popolazione, della cui sorte la comunità internazionale se ne infischia tranquillamente.



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