Testata: Data: 01/08/2002 Pagina: 1 Autore: Le redazioni Titolo: Attentati in Israele
E' stato interessante assistere ai commenti dei vari giornalisti Tv dopo la strage dell'Universita Ebraica di Gerusalemme.
La prima frase di tutti, all'unanimita', dopo la notizia della strage e' stata " ecco la risposta al bombardamento israeliano su Gaza" senza ricordarsi delle migliaia di attentati precedenti. Erano tutti risposte a qualcosa?
La palma d'oro della faccia tosta va senza dubbio alla CNN dove un testimone ha detto :" Non capisco, questi che stavano al bar non erano tutti ebrei! Qui ci sono giovani innocenti da tutto il mondo" e Mike Hanna peggiora la situazione :"e' una scelta particolarmente triste perche' alla Hebrew University si convive giorno per giorno tra ebrei e arabi" Cioe' a dire, come si permettono di colpire un luogo come l'universita' dove si trovano anche NON ebrei.
A Mike hanna della CNN facciamo seguire, con una palma d'argento, l'ineffabile Paolo Longo che al radiogiornale RAI di mercoledi sera alle 19.30 spiegava che il cambio di strategia (non piu' uomini bomba ma borse bomba) denota l'abilita' e la capacita' organizzativa di hamas. Tifo da stadio per Hamas, insomma, e per i suoi attivisti e dirigenti! Possibile che nessuno abbia mai raccontato a Paolo Longo che le borse bomba sono state sempre una triste realta' in Israele?
Tutti i conduttori RAI e Mediaset continuano imperterriti a usare il termine attivisti, dirigenti e combattenti. Nessun attentato per quanto efferato servira' mai a fargli capire che i termini sono inesatti.
Esce dal coro una sola giornalista, la brava e seria Cesara Buonamici che non sbaglia mai e chiama coloro che praticano e organizzano il terrorismo col loro unico e vero nome : TERRORISTI invitiamo i nostri lettori ad inviare i loro commenti cliccando sulle e-mail sottostanti: inforaiuno@rai.it; inforaidue@rai.it; raitre@rai.it; canale5@mediaset.it