Signori del governo e dell'opposizione, e' ora di voltare pagina!
E' un avvilimento guardare l'Italia da lontano, c'e' solo da piangere,
c'e' una distanza d'anni luce dall'idea di uno stato moderno, cosi'
come gia' lo concepiva nel '700 Cesare Beccaria e come se lo
prefigurava nell'800, lo stesso Camillo Cavour con il suo principio
di "Libera Chiesa e Libero Stato". E pensare che il nuovo governo ci aveva fatto sperare bene in un cambiamento,
quando aveva chiuso le porte di Roma in faccia ad Ahmadinejad, non ci
sembrava vero ed eravamo rimasti attoniti ed ammirati.
Ma ora ci giungono le dolenti note: alle parole riabilitative del
Fascismo da parte di Gianni Alemanno, sindaco di Roma, fanno eco
quelle di Ignazio La Russa, ministro della Difesa, sulla Repubblica di
Salo': il quadro che ne esce fuori e' quello di un'Italia passatista
ed obsoleta ancora ancorata alle opposte ideologie del Fascismo e del
Comunismo.
" Ma allora che abbiamo combattuto a fare..."? Diremmo alla maniera
di Toto'. Ci cascano le braccia, il ritornello e' sempre lo stesso...
Con la seconda repubblica sembrava che finalmente ci si avviasse verso
la modernita', ma invece si ritorna indietro ad uno spettacolo
miserrimo dell'accidia dei politici, un desiderio di rivalsa, l'Italia
ci sembra un bel Paese governato da classi dirigenti, che non
posseggono l'abbecedario delle regole democratiche, una classe
dirigente che non onora la Democrazia in base alla quale e' stata
eletta.
La forza della Democrazia e' nell'avvicendamento al potere dei partiti attraverso il diritto di voto e l'esercizio delle liberta'
civili e politiche: un partito che governa e l'altro all'opposizione.
Come fanno il sindaco di Roma, Gianni Alemanno e il ministro della
Difesa, Ignazio La Russa che ricoprono cariche istituzionali e che godono in Italia della democrazia a volerne
riabilitare l' esatto contrario? Come fanno a tessere gli elogi
del regime fascista del ventennio, un regime totalitario, razzista,
omofobo, misogino e confessionale, che non era basato sull'esercizio
delle liberta' in base alle quali, essi stessi, Alemanno e La Russa
sono stati eletti dai cittadini, di un regime che ha soffocato il
dissenso con la soppressione fisica, le purghe all'olio di ricino e le
squadracce dei picchiatori, e che ha sulla coscienza tutti quei morti
per essersi affiancato ad Hitler, in una guerra di dominio e di
sterminio di altri popoli!
Nella Storia, quante tragedie sono state causate dal
Nazi-islamo-fascismo da una parte e dal Comunismo dall'altra, perche'
ancora si vuole riabilitarli!? L'Europa e' il teatro in cui queste
tragedie si sono consumate e Trieste poi, con la Risiera e le Foibe le
riassume tutte, quelle tragedie. E c'e' ancora chi a Destra o a
Sinistra li difende quei regimi! Di apologeti non dovrebbero essercene
piu'... e invece..
Ed ora che senso ha, parlare ancora della Repubblica di Salo' se non
per una rivalsa e per seminare ancora zizzania. Eppoi basta con questa
storia dei cimiteri, ma che cos'e' una mania? Il ministro La Russa
pensi ai vivi piuttosto, ad amministrare la cosa pubblica e la difesa
del Paese, perche' quello e' il suo compito istituzionale, e cosi'
faccia il sindaco Alemanno per la citta' di Roma, perche' i cittadini
italiani hanno dato loro quel mandato. Certo e' che entrambi non hanno
dato prova di maturita' ne' di volonta' di riconciliazione. Anche
la reazione di Walter Veltroni e' sembrata scontata perche' il suo
antifascismo esiste solo nelle parole. Lui che quando era sindaco di
Roma o candidato del Pd, non si e' mai pronunciato apertamente in
politica estera contro i paesi fascisti, dispotici e fondamentalisti
che chiudono la bocca al dissenso.
Si vogliono riaprire vecchie ferite con una Destra e una Sinistra che
ancora si rinfacciano il passato e che sembrano non capire gli errori
commessi dall'una e dall'altra parte e che, cosi' facendo, ritardano
l'ingresso dell'Italia nella modernita'. Gli elettori nell'ultima
votazione si sono espressi per un'Italia moderna e democratica nella
Nato, governabile e stabile, lontana da estremismi di destra e di
sinistra; per un'Italia che guardi al futuro e che sappia, unita,
risolvere i grandi problemi amministrativi, quelli del lavoro e quelli
della sicurezza del paese, e che sappia contrastare le minacce
incombenti del terrorismo.
Ma invece il dito affonda sempre nella stessa piaga, si rivangano
vecchi amori totalitari del passato mentre dovremmo rimboccarci tutti
le maniche per la nostra Italia che davvero merita di piu' e di
meglio!
Piera Prister
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