I kassam ? Una "risposta"
e le vittime israeliane scompaiono dai titoli
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Data: 28/02/2008
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Autore: Michele Giorgio - la redazione
Titolo: Raid aerei israeliani, razzi Qassam A Gaza torna a scorrere il sangue - Gaza Raid e razzi 12 vittime
Il MANIFESTO del 28 febbraio 2008 pubblica un articolo nel quale i lanci di razzi kassam, che proseguono  da anni,  vengono falsamente presentati come una "risposta" alle azioni militari israeliane, che in realtà sono volte a impedirli.

Lunedì migliaia di palestinesi erano scesi in strada pacificamente per chiedere la fine dell'embargo contro Gaza. Ieri una ondata di attacchi aerei ed incursioni di terra delle forze armate israeliane hanno ucciso almeno undici abitanti della Striscia, tra cui tre bambini, che stavano giocando, e un civile. Un cittadino israeliano poco dopo è stato ucciso dall'esplosione di uno delle decine di razzi Qassam sparati per ritorsione dai palestinesi sulla cittadina Sderot e altre località del Neghev (almeno un razzo ha raggiunto anche la periferia di Asheqelon). E' stato il primo israeliano a morire a causa di un Qassam in quasi nove mesi, ma nei giorni scorsi i razzi avevano provocato alcuni feriti gravi, tra cui dei bambini. L'escalation di ieri aggrava il clima e non pochi la ritengono cercata, voluta, proprio quando al confine tra Gaza e Israele, dopo settimane di inferno, cominciava a registrarsi un primo allentamento della tensione, una diminuzione dell'intensità dello scontro. In Cisgiordania nel frattempo non si arrestano i raid delle forze di occupazione. A Nablus un militante delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa è stato ucciso in un agguato e almeno altri tre sono rimasti feriti ed arrestati da un commando dello stato ebraico penetrato all'interno della più grande delle città palestinesi dove, peraltro, sono stati dispiegati nei mesi scorsi centinaia di agenti scelti dell'Anp per «imporre il rispetto della legge» e che di fatto sono agli ordini del responsabile militare dell'ambasciata statunitense a Tel Aviv, il generale Keith Dayton.
La situazione è precipitata ieri mattina quando cinque militanti di Hamas, a bordo di un minibus, sono morti in un attacco aereo israeliano a Khan Yunis, nel sud della Striscia. Poco prima, in un'altra incursione condotta vicino al campo profughi di al Bureji, era morto un sesto palestinese appartenente al Jihad. La rappresaglia si è fatta attendere qualche ora: all'imbrunire una quarantina di Qassam sono caduti su Sderot, uno dei quali ha centrato in pieno un'autovettura che si stava avvicinando al parcheggio del college «Sapir». L'uomo alla guida non ha avuto scampo. Feriti due passanti. Gli israeliani a loro volta hanno lanciato altri pesanti raid: un primo attacco ha colpito la città di Gaza, uccidendo due persone, tra cui un civile. Il secondo sul campo profughi di Jabaliya dove i razzi aria-terra hanno colpito un campetto sul quale era in corso una partita di calcio fra ragazzi. Tre bambini sono rimasti uccisi, altri quindici sono stati i feriti. Per Israele da una postazione vicina a quel campetto erano stati lanciati Qassam e quindi i bambini sarebbero rimasti uccisi per un «errore». Il solito «danno collaterale» al quale fa riferimento l'esercito tutte le volte che muoiono civili palestinesi. Hamas, che ha rivendicato l'uccisione dell'israeliano a Sderot, ha annunciato che vendicherà i bambini morti a Jabaliya.
Il premier Ehud Olmert ha avvertito che Israele farà tutto ciò che è necessario per mettere fine al lancio dei razzi palestinesi. Governo israeliano e comandi militari insistono sulla «inevitabilità» dell'invasione e rioccupazione di Gaza, e secondo le notizie dell'analista militare Ron Ben Yishai pubblicate dal quotidiano Yediot Ahronot i piani militari per abbattere Hamas e chiedere un intervento multinazionale a Gaza sarebbero già pronti. Ma la maggioranza dei cittadini israeliani è invece favorevole a negoziati con Hamas: un sondaggio pubblicato ieri dal quotidiano Haaretz ha rivelato che il 64% degli israeliani ritiene che lo stato ebraico dovrebbe negoziare con il movimento islamico, per bloccare i razzi e ottenere il rilascio di Gilad Shalit, il soldato tenuto prigioniero a Gaza dall'estate del 2006. Israele però non solo non negozia con Hamas ma respinge l'idea di una tregua con gli islamisti palestinesi. Il sangue intanto continua a scorrere a Gaza e in Israele e Olmert ha l'obbligo di considerare l'avvio di contatti con Hamas, per riportare la calma su entrambi i lati del confine e mettere fine all'embargo che sta colpendo la popolazione civile di Gaza e non certo i militanti armati, come hanno sottolineato la settimana scorsa in una risoluzione anche gli europarlamentari. L'atteggiamento israeliano sarà più chiaro la prossima settimana quando in Israele e nei Territori occupati palestinesi arriverà il segretario di stato Usa Condoleezza Rice per nuovi colloqui sul negoziato post-Annapolis. Si capirà in sostanza se Washington è a favore dell'invasione di Gaza.

Anche nel seguente trafiletto di REPUBBLICA i razzi kassam sono presnetati come una risposta, senza la minima attenzione a ciò che ha preceduto e motivato i raid israeliani.

GAZA - Giorno di guerra nella Striscia di Gaza. In un raid aereo israeliano nella mattinata sono stati uccisi 5 miliziani palestinesi di Hamas che viaggiavano a bordo di un´auto. L´attacco ha scatenato la rappresaglia delle milizie filo-integraliste che hanno sparato oltre quaranta razzi Qassam contro la città israeliana di Sderot uccidendo un uomo e ferendo altre 5 persone. In un secondo raid israeliano su Gaza nel pomeriggi uccisi altri 6 palestinesi, tre di loro erano bambini, ferite venti persone.

Segnaliamo anche che la titolazione dei due articoli ignora le vittime israeliane

Raid aerei israeliani, razzi Qassam A Gaza torna a scorrere il sangue (Il Manifesto)  Gaza Raid e razzi 12 vittime  (La Repubblica)

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