Barack Obama politicamente lontano da Israele e ambiguo sull'Iran
le preoccupazioni dell'ex ambasciatore di Gerusalemme a Washington e di membri del governo Olmert
Testata: Corriere della Sera
Data: 24/02/2008
Pagina: 13
Autore: Davide Frattini
Titolo: Obama non piace agli israeliani «Non ci è vicino»
Dal CORRIERE della SERA del

GERUSALEMME — Il primo avvertimento è arrivato da Danny Ayalon, ambasciatore a Washington fino a pochi mesi fa.
«Israele deve essere preoccupata da un'eventuale elezione di Barack Obama — ha spiegato in un commento pubblicato sul
Jerusalem Post —. Ripete di essere pronto a incontrare Mahmoud Ahmadinejad, ma ci lascia all'oscuro su quale sarebbe la sua strategia riguardo all'Iran». Ayalon ricorda i due incontri avuti con il senatore: «Sono rimasto con l'impressione che non sia completamente sincero su quel che pensa». Il quotidiano
Maariv ha raccolto voci scettiche (e anonime) nel governo di Ehud Olmert: Obama non sarebbe considerato un presidente abbastanza vicino a Israele. Sotto attacco è soprattutto Robert Malley, uno dei suoi consiglieri che ha lavorato per Bill Clinton sulla questione mediorientale. La lettera inviata qualche settimana fa dal candidato a Zalmay Khalilzad, ambasciatore americano all'Onu, non è bastata a calmare i critici. Obama gli chiedeva di assicurarsi che la risoluzione del Consiglio di sicurezza non passasse senza una ferma condanna dei lanci di razzi Qassam contro le città israeliane.

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