Coraggio Luzzatto, ancora uno sforzo per essere come Finkelstein
lo storico elogia le dichiarazioni antisraeliane di Daniel Barenboim
Testata: Corriere della Sera
Data: 03/02/2008
Pagina: 33
Autore: Sergio Luzzatto
Titolo: Barenboim, palestinese
Dal CORRIERE della SERA del 3 febbraio 2008, un breve articolo nel quale Sergio Luzzatto elogia le dichiarazioni antisraeliane di Daniel Barenboim e auspica che vengano lette nell scuole ai bambini israeliani.
Naturalmente Luzzatto non si chiede che cosa dovrebbero leggere nelle scuole i bambini palestinesi, che per il momento vengono educati all'odio e alla jihad.
Così come Bernboim non si è chiesto se i palestinesi non dovrebbero per caso riflettere sul fatto che se nel 48 non avessero cercato di distruggere Israele, la sua nascita sarebbe coincisa con quella del loro stato. Non si è chiesto quanti palestinesi sarebbero e sono stati disposti a condividere con gli ebrei il loro patrimonio culturale (senza pretendere prima dichiarazioni di abiura del sionismo ), né quale sia la responsabilità arabe nelle condizioni di vita dei palestinesi nei campi profughi.
Ecco il testo:
«Un vero cittadino di Israele deve andare incontro ai palestinesi con la mente aperta, o almeno sforzandosi di capire che cosa la creazione dello Stato di Israele ha significato per loro».
«Un vero cittadino di Israele deve chiedersi cosa gli ebrei hanno fatto, con tutta la loro reputazione di intelligenza e di sapienza, per condividere con i palestinesi tale patrimonio culturale».
«Un vero cittadino di Israele deve chiedersi perché i palestinesi sono stati condannati a vivere in catapecchie, secondo standard inadeguati di igiene e di educazione, anziché essere dotati dagli occupanti di condizioni di vita decenti, un diritto proprio di tutti gli esseri umani».
Sull'International Herald Tribune di mercoledì scorso, il musicista israeliano Daniel Barenboim ha spiegato con parole come queste il suo gesto di accettazione della cittadinanza palestinese. Parole semplici eppure preziose, che i bambini di Israele meriterebbero di leggere a scuola.
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