Così disinforma "Mediterraneo"
una trasmissione realizzata in collaborazione con France 3 e diffusa nei paesi arabi
Testata: Rai 3
Data: 26/01/2008
Pagina: 1
Autore: Gwenaëlle Lenoir (France 3)
Titolo: La sfida di Rahat
Riportiamo la presentazione fornita sul sito web della trasmissione MEDITERRANEO, trasmessa da  Rai3 il 26-01-2008 alle13.20

Israele. Nello Stato ebraico i Beduini sono 120.000. Sono cittadini israeliani, ma vivono in condizioni difficili.
Israele ha cercato di radunarli in 7 città costruite nel deserto del Negev tra il 1960 e il 1970, modificando così il loro tradizionale modo di vivere. Devono confrontarsi con povertà, disoccupazione e criminalità. Alcuni di loro stanno partecipando a una esperienza importante: una scuola di cinema presso la facoltà di Sderot, una città ebraica a qualche decina di chilometri di distanza.

http://mediterraneo.blog.rai.it/2008/01/19/antepreima-puntata-26-gennaio-2008/

1)Israele, nella presentazione come nella trasmissione,  viene presentato come un Paese che ha cercato di ghettizzare a forza i Beduini, mentre invece ha semplicemente allestito per loro delle città in modo che potessero passare da una forma di vita Semi-Nomade , ad una più confortevole. Le Città sorgono tutte esattamente nelle stesse aree del Negev che erano originariamente abitate da queste popolazioni. Aree alle quali sono fortemente legati e che probabilmente non abbandonerebbero tanto facilmente.

2)Non vi è stata nessuna coercizione da parte Israeliana , tanto è vero che esistono ancora adesso dei Beduini che vivono secondo le antiche tradizioni Semi-Nomadi,al di fuori di queste Cittadine. E' molto probabile che questi altri Beduini saranno oggetto di una seconda puntata di Mediterraneo , che metterà alla berlina l'ultramoderno Israele , per aver lasciato vivere in modo disagiato una parte della propria Popolazione. C'è quasi da scommetterci ,conoscendoli.


3)Se i giornalisti della Redazione di Mediterraneo si prendessero il disturbo di confrontare la Povertà-Disoccupazione-Criminalità che regna nelle cittadine a maggioranza Beduina del Negev ,con qualunque città dei Paesi Arabi ,forse si renderebbero conto che i fenomeni sociali veramente interessanti da analizzare sono presenti in quei luoghi(quasi tutti DITTATURE ! ) che solitamente loro dipingono a tinte pastello.

Inoltre trattandosi di persone che da pochi anni hanno abbandonato le loro usanze semi-nomadi , è assolutamente evidente che nessun Paese riuscirebbe mai ad integrarli perfettamente nel proprio tessuto Sociale , nel giro di così poco tempo. Da segnalare anche che ,purtroppo, Israele ha delle priorità economiche legate alla propria sopravvivenza , che non consentono di investire in ogni progetto sociale nella misura desiderata.

4)Sderot , non è una Città EBRAICA ,da contrapporre alle città a maggioranza Beduina.

Sderot è una città ISRAELIANA.

In Israele vi sono cittadini Arabi che vivono al Nord , al Centro e al Sud del Paese e il fatto che nel tempo si siano creati insediamenti a maggioranza Araba od Ebraica dipende unicamente da naturali fenomeni demografici che si sono naturalmente sviluppati nel tempo ,senza alcuna coercizione.


5)I Beduini così “maltrattati” da Israele , spesso prestano servizio militare volontario nelle unità Bedouin Trackers , che sono enormemente apprezzate in seno alle IDF per le loro invidiabili capacità.


Tutti concetti che sarebbe stato corretto ricordare ai telespettatori

Per altre notizie sull'Integrazione dei Beduini in Israele , può essere interessante la lettura del seguente link


http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Society_&_Culture/Bedouin.html

ruffini@rai.it