"Israele, bombe su Gaza, uccisi 13 miliziani" titola La REPUBBLICA del 19 dicembre 2007. I miliziani sono terroristi, responsabili dei lanci razzi kassam, cui si accenna solo nell'articolo.
Il sottotitolo ci informa invece che la Jihad islamica "minaccia la ripresa degli attacchi kamikaze". Dai quali sembra, anche dal testo della cronaca, che si sarebbe fin qui astenuto volontariamente, e non invece per le contromisure israeliane che hanno impedito che i progetti terroristici avessero successo .
L'azione a Gaza rischia dunque di far riprendere gli attentati suicidi, ma "l'esercito israeliano, tuttavia, non pare orientato a metter fine all´offensiva. Al contrario. Secondo il ministro dell´Edilizia Zeev Boim gli attacchi dell´aviazione alla lunga non sono sufficienti, e presto si renderà necessario un maggiore ricorso alle forze di terra".
Si difendono dai razzi kassam, e costringono i palestinesi a ricorrere al terrorismo suicida. Questi israeliani sono proprio incoreggibili !
Ecco il testo completo:
GAZA - Mentre a Parigi la Conferenza dei donatori si concludeva con la promessa di ingenti finanziamenti internazionali all´Autorità nazionale palestinese di Abu Mazen, la guerra strisciante al confine tra Israele e la Striscia di Gaza ha subìto nelle ultime 48 ore un´accelerazione improvvisa. Ottenuto il via libera dal ministero della Difesa, infatti, l´aviazione israeliana ha ricominciato a prendere di mira i militanti delle formazioni estremiste islamiche, uccidendo tra ieri e l´altroieri 13 persone. Tra queste, Majed al-Harazin - che secondo fonti palestinesi è il più alto in grado tra i miliziani uccisi da Israele nell´ultimo anno -, il comandante militare della Jihad islamica ritenuto responsabile del quotidiano lancio di missili Qassam dalla Striscia verso Sderot e i villaggi israeliani limitrofi. Intanto, a Londra il primo ministro britannico Brown ha annunciato una nuova conferenza internazionale per gli investimenti nei territori palestinesi sarà organizzata a Betlemme «a marzo o aprile».
La ripresa degli omicidi mirati, rivendicata dal ministro della Difesa Ehud Barak, ha suscitato la reazione immediata della leadership della Jihad islamica, che ha minacciato la ripresa degli attacchi suicidi all´interno di Israele (dove non si registrano stragi di kamikaze da 11 mesi). L´esercito israeliano, tuttavia, non pare orientato a metter fine all´offensiva. Al contrario. Secondo il ministro dell´Edilizia Zeev Boim gli attacchi dell´aviazione alla lunga non sono sufficienti, e presto si renderà necessario un maggiore ricorso alle forze di terra, che dovrebbero assumere il controllo sulla fascia settentrionale della Striscia di Gaza e lungo la Filadelfia Road, fra l´Egitto e Gaza, per bloccare l´ingresso nella Striscia di armi.
Sempre ieri, Abu Mazen si è detto favorevole alla proposta di Sarkozy di una forza multinazionale per aiutare i servizi di sicurezza palestinesi.
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