Ansa disinforma e Rai News 24, la rete fantasma, pure
leggere le cronache per capire in che modo
Testata:
Data: 27/10/2007
Pagina: 1
Autore: Le redazioni
Titolo: Ferito un pacifista e Sanzioni su gaza
Vediamo come ANSA e RAINEWS 24 riportano la notizia del ferimento di un "pacifista" italiano di Pax (sic!) Christi durante una manifestazione di protesta per la costruzione di un pezzo di barriera di sicurezza, quella protezione contro gli attentati dei terroristi suicidi che il governo israeliano sta costruendo per difendere la vita dei propri cittadini. Una barriera, lo ricordiamo, che non sarebbe mai stata costruita se non ci fosse stata la minaccia del terrorismo. ANSA si guarda bene dal ricordare perchè la barriera di sicurezza è stata costruita, il lettore, disinformato, non ha gli strumenti per capire il comportamento dei militari israeliani. RAI NEWS 24, come hanno riportato il giornali ieri, è quella rete RAI con 100 dipendenti ed un ascolto di 3000 (tremila !) persone. Diretta da Corradino Mineo, si è sempre distinta per la sua posizione pregiudizialmente contro Israele. Un enorme impianto fallimentare, pagato con i soldi del contribuente italiano. Elementari regole economiche l'avrebbero già dovuta vedere chiusa, invece no, anche se gli ascoltatori (3000 !) hanno chiaramente dimostrato di non apprezzarne la visione. Anche RAI NEWS 24 racconta il fatto centrando la spiegazione sul ferimento del "pacifista", in modo da spingere il lettore a predere le parti degli abitanti del villaggio, oggetto di un trattamento ingiusto, invece di chiarire quale era l'attività degli abitanti, dediti al terrorismo, motivo per la costruzione della barriera difensiva. Ecco la notizia Ansa:
» 2007-10-26 18:55
|
MO: proteste muro, ferito italiano |
E' un pacifista di 'Pax Christi', solo qualche punto sutura |
(ANSA)-GERUSALEMME,26 OTT- Un pacifista italiano di 'Pax Christi' e' rimasto ferito durante una manifestazione di protesta nel villaggio di Beilin (Cisgiordania). Andrea Lanzarin, 31 anni, e' stato colpito di striscio alla testa da un proiettile di gomma sparato dai militari israeliani intervenuti per disperdere la dimostrazione vicino alla barriera fatta costruire da Israele. Lanzarin e' stato medicato all'ospedale di Ramallah: gli sono stati applicati solo alcuni punti di sutura, poi e' stato dimesso. |
E quella di RAI NEWS 24:
Cisgiordania, attivista italiano ferito nei territori vicino a Ramallah
Il sito internet Pax Christi
Un attivista italiano, volontario dell'organizzazione Pax Christi, è stato ferito a Belin, vicino a Ramallah, in Cisgiordania.
Andrea Lanzarin, 31 anni, originario di Bassano in provincia di Vicenza, partecipava ad una manifestazione contro il Muro assieme ad altri attivisti internazionali e alla popolazione locale palestinese. Andrea Lanzarin è stato colpito di striscio alla testa da un proiettile di gomma sparato dai militari israeliani intervenuti per disperdere la dimostrazione
Il consolato italiano a Gerusalemme ha seguito la situazione ma è stato rassicurato dai medici dell'ospedale di Ramallah, dove l'uomo è stato medicato, che le sue condizioni non destano alcun tipo di preoccupazione. Le autorità sanitarie hanno detto di aver applicato solo alcuni punti di sutura e che l'uomo è già stato dimesso.
Lanzalini era giunto a Beilin in compagnia di altri attivisti di "Pax Christi" che tuttavia si erano tenuti a distanza dai luoghi dei disordini. Il proiettile lo ha raggiunto mentre stava per allontanarsi dalla zona, hanno raccontato alcuni testimoni.
Ogni venerdì attivisti per i diritti umani della sinistra israeliana, accompagnati da palestinesi e da pacifisti di varie nazionalità, dimostrano a Beilin contro la costruzione della barriera difensiva. Il muro, voluto da Israele per fermare gli attacchi dei kamikaze, ha tagliato in due il villaggio sottraendo alla popolazione palestinese una vasta estensione di territorio.
Sempre da RAI NEWS 24, riprendiamo la cronaca delle sanzioni prevista dal governo israeliano su Gaza. In essa si sottolinea come la popolazione civile " sia già allo stremo", come se la responsabilità sia da attribuirsi a Israele e non, come in effetti è, alla sciagurata politica di Hamas, che a Gaza governa. In più, riporta il lungo comunicato di Hamas, un concentrato di pura propaganda, senza riportare alcuna opinione di parte israeliana. Per fortuna che i telespettatori di questa rete fantasma sono poche migliaia, ma lo scandalo resta. Invitiamo i nostri lettori a scrivere alla Rai per esprimere la loro protesta. Così come li inviatiamo a fare altrettanto con Ansa.
Ministro della Difesa israeliano approva sanzioni su Gaza
Il premier israeliano Ehud Olmert
"Il ministro della Difesa, Ehud Barak, ha approvato le raccomandazioni degli esperti della Difesa a favore di periodiche interruzioni nell'erogazione dell'elettricità e limitazioni nelle forniture di carburante, qualora continuassero gli attacchi di razzi", si legge in una nota. La decisione è stata annunciata al termine di una riunione di Barak con i massimi gradi delle Forze armate.
Non è dato sapere quando la disposizione entrerà in vigore. Obiettivo di Israele è acuire la pressione sulla popolazione di Gaza, già allo stremo, e costringere così i militanti palestinesi a cessare gli attacchi contro le zone meridionali dello Stato ebraico. I tagli saranno temporanei e proporzionati all'entità degli attacchi di razzi, che nell'ultimo mese sono stati oltre quaranta.
Hamas: violazione internazionale
Il taglio dell'energia elettrica alla Striscia di Gaza "costituisce una violazione flagrante della convenzione di Ginevra che obbliga le forze occupanti a tutelare i diritti delle popolazioni occupate". Lo ha detto all'ANSA Ahmed Yusef, consigliere politico del leader di Hamas Ismail Haniyeh. "Gaza non è mai stata liberata e le forze occupanti, in questo caso Israele, sono responsabili per le condizioni di vita della popolazione", ha aggiunto Ahmed Yusef, nella prima reazione di Hamas al pacchetto di sanzioni approvato oggi dal ministro della Difesa. "La decisione di oggi - ha proseguito - costituisce una punizione collettiva verso il popolo palestinese, e la comunità internazionale è ora obbligata a intervenire". Alla obiezione che le sanzioni israeliane sono una risposta ai continui lanci di razzi Qassam compiuti dai miliziani palestinesi, Yusef ha risposto che "i Qassam sono solo un mezzo per difendersi contro la violenza israeliana, ed essi costituiscono quindi la reazione naturale di un popolo. Gli attacchi con i Qassam devono quindi considerarsi l'effetto della situazione attuale, e non la sua causa".

redazione.internet@ansa.it-r.morrione@rai.it