Dal CORRIERE della SERA del 2 agosto 2007:
PARIGI — Un accordo per la fornitura di armi da parte della Francia e l'autorizzazione a presentare ricorso contro la condanna all'ergastolo di un agente segreto libico in Scozia sarebbero tra le ragioni del successo delle trattative per la liberazione delle infermiere bulgare e del medico palestinese rinchiusi per otto anni e mezzo nelle carceri di Tripoli. A rivelarlo, in un'intervista al quotidiano francese Le Monde, Seif al-Islam Gheddafi, figlio del Colonnello.
L'agente è Ahbdel Basset Ali al-Megrahi, detenuto dal 2001 a Glasgow perché ritenuto responsabile della strage di Lockerbie del 1988.
Quanto all'accordo tra Francia e Libia, Seif al-Islam parla di un'intesa su forniture militari che dovrebbe essere presto firmata in occasione di una visita di Muammar Gheddafi in Francia.
Si tratta della prima fornitura d'armi alla Libia da parte di un Paese occidentale dopo la fine dell'embargo decretato nel 2004.
Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha ribadito che «non c'è stata alcuna contropartita» per la liberazione dei prigionieri bulgari
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