Un lancio AGI sull'adesione del presidente del Senato Franco Marini all'iniziativa di una fondazione dedicata ad Angelo Frammartino, il pacifista italiano ucciso da un terrorista palestinese che lo credeva un ebreo.
A nostro avviso, Frammartino è stato anche vittima della disinformazione e della sistrorsione ideologica della realtà del conflitto israelo-palestinese. E' morto anche perché tale realtà era completamente diversa da quella che i suoi cattivi maestri lo avevano indotto ad aspettarsi.
Senza nessun riferimento a questi fatti, la Fondazione a lui dedicata si presenta come un'inziativa come minimo ambigua. L'adesione ideale del Presidente del Senato rende partecipe di questa ambiguita le istituzioni italiane, al massomo livello.
Ecco il testo:
(AGI) - Roma, 27 lug. - "Vorrei esprimere la mia adesione ideale dall'iniziativa di costituire una Fondazione intitolata a un giovane che credeva fermamente nei valori della pace e della solidarieta', affinche' la sua tragica esperienza possa diventare sprone per un maggior impegno civile in quella terra e in quelle altre situazioni martoriate dove la violenza sembra avere prevalso". E' questo il contenuto del telegramma che il presidente del Senato, Franco Marini, ha inviato ai partecipanti alla presentazione della Fondazione 'Angelo Frammartino' intitolata al giovane volontario di Monterotondo ucciso il 10 agosto del 2006 in Palestina.
"Anche quando la disperazione prende il sopravvento - aggiunge il presidente del Senato - dobbiamo credere che puo' esistere un'altra via, coraggiosa e disarmata, una volonta' di reagire alla violenza non con odio e vendetta, ma ricercando sempre con pazienza ed umilta' il dialogo e la riconciliazione.
Auspico - conclude Marini - che attraverso l'impegno e il lavoro della costituenda Fondazione il coraggio puro e i valori umani disinteressati di Angelo possano servire da esempio a tanti altri giovani per non perdere mai la fiducia e continuare a lottare per la pace, perche' i figli di altri genitori possano vivere in pace". (AGI)
Angelo Frammartino è stato ucciso a Gerusalemme, in Israele, Stato del quale è la capitale