Una speciale pagina su Unità.it per l'anniversario della guerra del '67, il 6 giugno 2007. Non poteva mancare il solito veleno contro Israele. Nel sommario dell'articolo principale a firma di Rachele Gonnelli si legge, tra le altre cose, quanto segue: "E una 'mentalità da occupante' che sfocia in un vero e proprio apartheid". La stessa menzogna viene ripetuta dalla stessa Gonnelli nel suo articolo. Quest'ultimo, inoltre, si contraddistingue per essere uno scritto in cui tutte le colpe sono addossate a Israele. Ai limiti della barzelletta il passaggio in cui la Gonnelli scrive: "È l'occupazione, condannata dall'Onu, che impedisce ancora oggi ad Hamas di riconoscere l'esistenza stessa di Israele, così come fu allora per tutti i paesi arabi sconfitti". Falsissimo, poi, il passaggio in cui si dice che le ex-colonie di Gaza sono sorvegliate dai soldati israeliani. Non mancano - tipica tecnica di tutti gli anti-israeliani che si rispettino - i soliti editoriali e le solite dichiarazioni israeliane selezionate ad arte. La Gonnelli, guarda caso, riprende lo stesso editoriale di Ha'artez tirato in ballo dall'ineffabile cronista anti-israeliano Michele Giorgio (Il Mattino 06/06/07), oltre a citare lo screditato (perché accecato dall'ideologia dell'odio di sé) storico israeliano Ilan Pappe.
Nell'articolo "La pace che non ci fu e un documento segreto" la Gonnelli scrive di un documento dal quale risulta che già nel 1967 Israele era disposta a permettere la nascita di uno Stato palestinese in Cisgiordania e Gaza (quando questi territori erano controllati da Egitto e Giordania nessuno l'ipotesi non venne nemmeno avanzata)
Fu Shimon Peres, più propenso a un accordo con la Giordania, a bloccare questo sviluppo, sostiene la giornalista. Che però dimentica che l'Olp e Al Fatah a ll'epoca non simulavano neanche la volontà di giungere a un accordo con Israele, che proclamavano di volere distruggere.
E' a questo rifiuto dell'esistenza di Israele che si dovette allora e che si deve oggi la mancata nascita di uno Stato palestinese.
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