Ahmadinejad: "conto alla rovescia per la fine di Israele"
ma le minacce del presidente iraniano non interessano ai quotidiani italiani
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Data: 04/06/2007
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Autore: la redazione
Titolo: Ahmadinejad: "Israele sparirà" - «Conto alla rovescia per lo Stato ebraico» - «Via al conto alla rovescia per la fine di Israele»

Le nuove minacce del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad vengono relegate a un breve trafiletto sulla REPUBBLICA del 4 giugno 2007 (pagina 25):

TEHERAN - «È cominciato il conto alla rovescia per la scomparsa di Israele». Lo ha detto ieri il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, riprendendo un tema ormai consueto mentre si fa più teso il braccio di ferro con la comunità internazionale sul programma atomico della Repubblica islamica. La posizione di Teheran non cambia, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Mohammad Ali Hosseini, ribadendo il rifiuto a sospendere l´arricchimento dell´uranio, secondo le richieste del Consiglio di sicurezza Onu in tre risoluzioni: se anche ne venisse adottata una quarta «sarebbe destinata a fallire».

Così come sul CORRIERE della SERA (pagina 25) :

TEHERAN — Il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, ha dichiarato ieri che è iniziato il «conto alla rovescia» verso la distruzione dello Stato ebraico per mano dei combattenti libanesi e palestinesi. In un discorso per l'anniversario della morte di Khomeini, il presidente ha affermato che la guerra-lampo dell'estate scorsa tra Hezbollah e esercito israeliano è stata l'inizio della fine. «I poteri corrotti e il regime sionista fecero ogni possibile scorrettezza in quella guerra. Ma dopo 60 anni la grandezza (di Israele) si frantumò» Non è la prima volta che Ahmadinejad auspica la distruzione di Israele, anche se negli ultimi tempi ha evitato retorica antisionista.

E sull'UNITA'(pagina 9) :

TEHERAN Il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, ha detto che è ormai cominciato «il conto alla rovescia» per la scomparsa di Israele. Un tema ricorrente, che torna a proporre mentre si fa sempre più teso il braccio di ferro con la comunità internazionale sul programma atomico della Repubblica islamica. È dall’ottobre del 2005, quando auspicò per la prima volta la cancellazione di Israele dalle carte geografiche, che Ahmadinejad ha continuato ad intervalli più o meno lunghi a battere su questo tasto, alternandolo con iniziative volte a mettere in dubbio la realtà dell’Olocausto. Prese di posizione che hanno provocato reazioni di protesta da parte di governi occidentali e non, aumentando i timori per i fini del programma nucleare iraniano, che Teheran afferma avere scopi esclusivamente civili e non militari. L’occasione dell’ultima uscita è stata una cerimonia di benvenuto ad alcuni ospiti stranieri giunti a Teheran per le celebrazioni del 18/o anniversario, che si celebra domani, della morte dell’ayatollah Ruhollah Khomeini, fondatore della Repubblica islamica. Un regime che non ha mai riconosciuto il diritto all’esistenza di Israele. «È cominciato il conto alla rovescia per la caduta del regime sionista, ad opera dei popoli del Libano e della Palestina», ha affermato Ahmadinejad.

La STAMPA è più radicale. Non relega la notizia a un trafiletto, si limita a non darla.
In compenso a pagina 13 un lungo articolo di Farian Sabahi è dedicato ai matrimoni a tempo nella Repubblica Islamica. Occupa quasi tutta la pagina, eccezion fatta per una colonna dedicata all'offerta del porno editore Larry Flynt: 1 milione di dollari per chi gli fornirà uno scandalo a luci rosse che coinvolga politici di Washington. A pagina 18 Mario Vargas Llosa moraleggia sulla tendenza dei mass media a occuparsi di gossip e non di informazione...

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